“Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è la tastiera, gli occhi sono il martelletto, l’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che suona, toccando un tasto o l’altro, per provocare vibrazioni nell’anima.”
Vasilij Kandinskij
Il padre dell’astrattismo in mostra a Palazzo Roverella fino al 26 giugno. Ecco un’altra ragione per venirci a trovare.
Vasilij Kandinskij, artista e teorico dell’arte, è un pittore russo conosciuto come il primo vero artista del movimento astrattista. Nasce a Mosca il 16 dicembre 1866 ed è naturalizzato francese nel 1939.
Cresce a Odessa, dove da giovane studia violino e pianoforte ritirandosi per studiare diritto ed economia all’università di Mosca. Gli eccellenti risultati lo portano ad avere una cattedra di diritto romano all’università di Dorpat, in Estonia. A 30 anni lascia tutto per iniziare a dipingere trasferendosi a Monaco e provando a entrare all’Accademia delle belle arti; ci riesce però solo qualche anno più tardi, dopo alcuni rifiuti, uscendone pittore e teorico dell’arte.
Torna in Russia nel 1914 durante la prima guerra mondiale occupandosi della fondazione di musei e della riorganizzazione delle scuole d’arte, però, insoddisfatto delle imposizioni del regime russo, decide di ritrasferirsi in Germania nel 1921 dove insegna alla scuola del Bauhaus fino alla chiusura nel 1933 da parte dei nazisti. Lo stesso anno Kandinskij si trasferisce in Francia dove produce le opere più conosciute e dove muore nel 1944 nella sua casa di Neuilly-sur-Seine, nella banlieue parigina.
A 40 chilometri dall’AbanoRitz, a Palazzo Roverella, maestoso edificio rinascimentale nel cuore di Rovigo, ha luogo in questi giorni, fino al 26 giugno, un’esposizione unica, senza precedenti in Italia sia per numero che per qualità delle opere. Un percorso in cui sono presenti ben 80 capolavori di Vasilij Kandinskij, oltre a scritti, documenti, fotografie, filmati, cimeli e oggetti d’arte popolare. Si aggiungono anche dipinti di amici storici e “compagni di strada” come Gabriele Münter, Paul Klee, Arnold Schönberg, Alexej von Jawlensky, Marianne von Werefkin.
I curatori della mostra, Paolo Bolpagni e Evgenia Petrova, seguono le orme del cammino creativo di Kandinskij nel costante rapporto con la musica e con le sue origini russe, per svelare un personaggio ancora oggi enigmatico.
La famiglia dell’AbanoRitz vi aspetta per la giusta dose di BenEssere e Relax in equilibrio con Cultura e scoperta del nostro Territorio Euganeo.