Fino al 21 Febbraio 2011 è possibile visitare a Parigi una mostra di straordinaria importanza artistica: è tutta dedicata all’arte contemporanea femminile.
Solo artiste per questa “Elle@centrepompidou“ le donne artiste della collezione del museo nazionale di arte moderna francese.
Un catalogo molto lungo di artiste provenienti da tutto il pianeta che, con la loro arte, hanno dato un punto di vista diverso e offerto un modo alternativo di vedere il mondo e di rappresentarlo attraverso arti plastiche, pittoriche e fotografiche. Si parla di artiste come:
- Sara Rahbar e Shadi Ghadirian dall’Iran;
- Frédérique Loutz e Lili Reynaud Dewar dalla Francia;
- Lucy Skaer e Tracey Emin dall’Inghilterra;
- Sandra Vásquez de La Horra dal Cile;
- Angela Bulloch dal Canada;
E molte altre. Questa non è certo la prima retrospettiva tematica effettuata dal Centre Pompidou. In passato il museo parigino dell’arte moderna era uscito con altre due differente mostre tematiche: Big bang nel 2005 e Mouvement des images nel 2006/2007. Un totale di 60.000 opere è l’esatto ammontare della collezione di questo museo.
E così ecco qui scultrici, artiste della fotografia e del video, architette, coreografe messe in mostra. Le motivazioni di una mostra d’arte di genere appaiono a tutti evidenti. Basta visitare un qualunque museo nazionale italiano per rendersi conto di come le artiste scarseggino e di come pittori e scultori siano sempre stati in prevalenza uomoni. Solo a partire dal ventesimo secolo c’è stato un vero boom di arte femminile. Il Pompidou offre la possibilità a tutti di capire quali orizzonti abbiano aperto le opere, di capire se esista una via femminile all’arte e come essa appaia.
Ma la mostra non intende essere, intendiamoci, una sorta di manifesto sul femminismo, anche se in effetti il movimento culturale del femminismo è ben rappresentato, per esempio da artiste statunitensi come Adrian Piper o Susan Hiller. Piuttosto sottolinea il fatto che le artiste hanno dovuto sgomitare per emergere. Anche nel ventesimo secolo.
Fa ampia mostra di sé infatti un’opera delle Guerilla’s girls che nel 1989 avevano esposto al Met Museum un’opera in cui campeggiava una scritta: “Do women have to be naked to get into the Met.Museum ?”/”Le donne devono essere nude per essere esposte al Met Museum?”
La mostra del Pompidou è sicuramente da visitare se amate Parigi e l’arte e se volete farvi un’idea di come la nostra metà del mondo abbia influenzato e influenzi artisti e cultura. Se potete, non perdetela. Approfittatene, sono gli ultimi mesi in cui la mostra rimarrà a perta.