L'accessorio più usato della storia

#Foulard: storia dell’accessorio più usato della storia

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Il foulard è l’accessorio moda che ha avuto più successo nella storia: dalle celeberrimi immagini di Audrey Hepburn e Grace Kelly fino alle ultime passerelle

Il foulard accompagna la storia della moda quasi da sempre, confermandosi negli anni come sinonimo di eleganza e stile. Nell’immaginario comune è strettamente collegato all’indimenticabile immagine di Audrey Hepburn, che usava portarlo annodato intorno al viso, a coprirle il capo, abbinato a grandi occhiali scuri. Oppure a quelle delle attrici Sofia Loren e Grace Kelly, ma anche della first lady Jacqueline Kennedy Onassis.

Foulard quindi come sinonimo di charme e perfezione e si potrebbe proseguire proponendo altri mille esempi, dal momento che questo accessorio ha attraversato gli anni ma è rimasto sempre presente nella moda.

La parola foulard proviene dalla lingua francese, ed è il termine con il quale si indica il fazzoletto di seta, sebbene sia diffuso egualmente anche con altri tessuti quali cotone e lana.

Il foulard 1950

Il foulard nel 1950

L’origine del foulard si perde nella storia. Ne rinveniamo le prime tracce in alcune raffigurazioni orientali, risalenti a mille anni avanti Cristo. In Occidente, a partire dal secondo secolo d.C., sembra che fosse utilizzato dai soldati allo scopo di proteggersi. In tempi relativamente più recenti veniva poi usato dalle contadine o dalle mondine nei campi per proteggere il capo dal sole. Altri eserciti lo utilizzavano come contrassegno del loro grado o di appartenenza ad un gruppo.

Nel corso del tempo il “pezzo” di stoffa inizia ad essere utilizzato come il simbolo per individuare e distinguere lo status sociale di chi lo indossa. La religione ha contribuito non poco a renderlo un elemento distintivo; infatti il dovere di indossarlo durante le funzioni spingeva sia uomini che donne a ricercarne di sempre più belli, non solo per coprire scollature un po’ eccessive o il capo, ma anche per abbellire e come forma di decorazione.

Il foulard moderno, inteso come lo conosciamo noi oggi, nasce solamente nel ‘900. Il suo nome in lingua francese sta ad indicare un tessuto leggero, brillante, colorato e morbidissimo. La sua realizzazione richiede tempi lunghi e una lavorazione complessa. Ne esistono diverse versioni in cotone, lana e seta.

Nel 1937 la casa di moda Hermès è la prima a commercializzarlo, diventando così l’icona del foulard. Di recente ha proposto uno speciale in cui mostrava 36 modi diversi di poter giocare con l’accessorio. I numeri del carrè targato Hermès sono ormai diventati storia: 90 cm di lunghezza del lato, quattro km il filo di seta utilizzato per ogni esemplare. Esistono tuttavia altri tagli che vanno dai 140 ai 45 cm di lato e infinite sono le varietà.

Ha fatto parte delle collezioni di numerose altre case di moda prestigiose come DiorYves Saint LaurentChanel e Givenchy, mentre in Italia delle case di moda fiorentine Gucci e Ferragamo, oltre che di Roberta di Camerino.

Il foulard nel 1957

Il foulard nel 1957

Negli anni 60 il modo di portarlo cambia, non è solo un semplice copricapo ma diventa una maniera per distinguersi, un modo di essere, uno strumento per differenziarsi dagli altri ed esprimersi. Inizia ad essere portato annodato al collo, alla tesa di un cappello o ad una borsetta..

Audrey Hepburn e Andrea Dotti 1969

Audrey Hepburn e Andrea Dotti 1969

Con il tempo quindi l’esercizio e l’uso della fantasia nell’utilizzare questo meraviglioso accessorio hanno fatto la differenza.

Oggi un bel foulard, non necessariamente griffato ma di un buon tessuto e una graziosa fantasia, sta bene a tutte ed è in grado di aggiungere raffinatezza a tutti i look.
Dunque: frugate nei cassetti (preziosissimi quelli delle mamme e delle nonne), nei mercatini, nelle boutiques, trovate il foulard giusto per voi e indossatelo come un gioiello. La parola d’ordine è …osare!

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