Il fascino di Jane Austen sembra intramontabile, da quando è stata riproposta qualche anno fa con il fortunato libro “Jane Austen Book Club” di Karen Joy Fowler, tramutato in un film non altrettanto degno di nota, Il club di Jane Austen (segno che certe storie funzionano meglio come libri), abbiamo visto riproposta in tutte le salse possibili la scrittrice della campagna inglese arcinota per la sua sterminata produzione di volumi pre-romantici di fine ‘700.
Così ce la siamo sorbita al cinema con molti film a lei dedicati come “Becoming Jane” con la bellissima e gettonatissima Anne Hathaway e il talentuoso James McAvoy (a sua volta tratto da un testo inglese intitolato “Becoming Jane Austen”) o dedicati alle sue opere (Orgoglio e Pregiudizio). Ma è sicuramente nella letteratura che Jane Austen ha ispirato e sta ispirando negli ultimi anni molti romanzi interessanti. A volte questi testi hanno la scrittrice come protagonista, altre si ispirano alle sue opere più famose, altre ancora raccolgono gli umori e i sentimenti che si respirano fra le sue pagine per riproporlo con altri protagonisti e personaggi.
Il mondo che vive nei romanzi di Jane Austen è creato appositamente per dar spazio a personaggi femminili che sembrano avere come unico scopo nella vita quello di sposarsi. Si tratta di donne idealizzate, aggraziate, belle, intelligenti e con una certa cultura, da Emma a Anne Elliot, le eroine Austiane ripongono nel matrimonio l’unica possibilità di ascesa e realizzazione sociale. La fine psicologia di cui la Austen era abile ritrattista lasciano il segno e appassionano.
In “Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato” di Cora Harrison, ripercorriamo le vicende di Jane Austen e della cugina Jenny che sono solite passare le proprie vacanza a Bath, celebre località termale dove si svolge, fra l’altro, una buona parte del romanzo Persuasion. Jenny, protagonista di questo romanzo storico, pensa di aver trovato l’amore della sua vita. Purtroppo commette un grave errore per conquistarlo: chiede l’aiuto della bella e affascinante cugina Jane che continua ad attirare gli sguardi degli uomini della località termale. Romanticismo e dolcezza non si risparmiano, anzi, ma è presente un tocco di humor che rende il romanzo sicuramente più accessibile e godibile. Siamo comunque in presenza di un ottimo romanzo storico che ricostruisce con precisione il quadro delle festicciole e degli ambienti settecenteschi.
Edito da Newton Compton anche il “Colazione da Darcy” saprà regalarvi un bel po’ di emozioni e sentimenti. La trama? Molto carina e romantica. L’ambientazione? Very British con un tocco di Irlanda che non guasta mai. Darcy, alla morte della cara zia, eredita una piccola isoletta collocata lungo le coste irlandesi. C’è un’unica clausola prima che la dolce protagonista di questo romanzo rosa possa entrare in possesso della sua eredità: dovrà passare almeno 12 mesi sull’isola di Tara.
Concludiamo questa mini rassegna dedicata alla scrittrice inglese Jane Austen raccomandandovi un romanzo non proprio adatto a donnine fragili, ma sicuramente avvincente. Vedetela come una valida alternativa alla più classica storia Austeniana con in più un po’ di sano splatter qua e là. Con “Finché morte non vi unisca” Steve Hockensmith sembra prendere in giro tutta la serie di clichè del romance settecentesco inglese riprendendo alcuni dei personaggi di Jane Austen per far vivere loro una serie di avventure alternative. Elisabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy si sono rintanati nella campagna inglese per vivere una vita tranquilla (si fa per dire) respingendo gli zombie dalla loro tenuta. Sfortunatamente il signor Darcy viene morso al collo da uno di quei non morti e Elisabeth, una volta passatale la disperazione, decide di tagliare la testa al marito e bruciarne il corpo nel camino (unico modo per distruggere gli zombie) quando le giunge notizia di una cura che potrebbe arrivare da Londra. Non ci pensa due volte la cara Elisabeth e, gambe in spalla, corre nella capitale per salvare il marito.
Quello di Hockensmith è solo l’ultimo arrivo in quanto a riscrittura di classici in chiave post-moderna con una strizzatina d’occhio all’horror, segno che la strada che divide “Dottor Jekyll e Mr. Hyde” e Orgoglio e Pregiudizio è ben poca cosa e che dal romance si può facilmente passare al gotico senza tanti problemi. Prima di questo “Finché morte non vi unisca”, anche il celebre romanzo “Orgoglio e Pregiudizio e Zombie” di Seth Graham Smith aveva gettato nuova vita (con gli zombie) alla cadaverica aura dei classici austeniani riscuotendo un buon successo anche in Italia (dictu mirabile).
Insomma non potete dire di essere delle vere esperte di Jane Austen se nella vostra libreria dedicata alla scrittrice mancano questi volumi, perciò armatevi di pazienza e di un bel po’ di pelliccia da mettere sullo stomaco e avanti a leggere.