Henriette #Fortuny: la musa silente
Una mostra come omaggio ad una grande donna
Durerà fino al 13 marzo 2016 a Venezia, presso il palazzo Fortuny, la mostra che vuole celebrare e rendere omaggio ad una donna, Adèle Henriette Nigrin, che grazie alla sua sensibilità e intelligenza ha saputo affiancare, ispirare e sostenere uno degli artisti più raffinati dello scorso secolo.
Adèle Henriette Nigrin nasce nel 1877 a Fontainebleau ed è agli inizia del 1900 che incontra, a Parigi, Mariano Fortuny. L’uomo è un artista già famoso che è già impegnato nella sperimentazione di un complesso sistema di illuminazioni che andrà a rivoluzionale la scenotecnica teatrale. Purtroppo le informazioni riguardo questo periodo sono molto scarse ma di sicuro si sa che dal 1902, per 47 anni, la donna sarà al fianco di Mariano e contribuirà in maniera sicuramente determinante al successo delle sue creazioni tessili straordinarie.
E’ difatti di Henriette l’idea dell’abito in finissima seta plissettata icona di uno stile mondialmente riconosciuto e simbolo di un’eleganza senza tempo: il Delphos. Henriette affianca il marito nella produzione dei pregiatissimi tessuti stampati e delle lampade in sera. E’ lei che coordina le numerose maestranze che con i due artisti collaborano. Non solo, Henriette si fa anche carico dei delicati rapporti con una committenza sempre più numerosa e internazionale, lasciando al Maestro la possibilità di dedicarsi interamente agli studi, alle ricerche, alle sperimentazioni nelle varie discipline artistiche.
Nel 1949 Mariano Fortuny muore e dopo l’infausto evento Henriette cede la Società Anonima Fortuny all’amica Elsie McNeill e dedica il resto della sua vita a ottemperare alle disposizioni testamentarie di Mariano donando numerose opere a musei italiani e spagnoli e dedicandosi all’inventario dei beni del palazzo che alla sua scomparsa affida alla città di Venezia.
La mostra che si potrà vedere a Venezia fino al 13 marzo è il frutto del lavoro di ricerca, riordinamento e manutenzione effettuato nel corso del 2015 sulle collezioni del Museo Fortuny mediante il quale è stato possibile selezionare, da un corpus di oltre dodicimila originali tra lastre di vetro alla gelatina e pellicole in celluloide, duecento fotografie dell’archivio fotografico Fortuny, che sono state oggetto di un importante intervento conservativo e archivistico, cui si è aggiunto il riordinamento e l’informatizzazione della raccolta delle matrici per la stampa su tessuto.
Saranno inoltre visibili per la prima volta alcuni filmati amatoriali girati da Mariano Fortuny negli anni ’30. Ritrovati recentemente, questi filmati sono costituiti da pellicole in formato pathè baby e 35 mm e grazie al contributo della Maison Vuitton sono stati restaurati tecnicamente e riversati in digitale grazie all’opera dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea e dei laboratori La Camera Ottica e Crea dell’Università degli Studi di Udine.
La mostra è a cura di Cristina Da Roit e Daniela Ferretti.
Per visitare la mostra
dalle 10.00 alle 18.00
Ultimo ingresso ore 17.00
Chiuso il martedì
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