La 40° edizione di Antiquaria Padova andrà in scena dal 9 al 17 Novembre 2024 nel quartiere fieristico di Padova. Padova si trasforma così in un tempio dell’arte e della storia con l’attesissima Fiera Antiquaria. Chi cercherà proposte di alto antiquariato e arriverà in Fiera a Padova per effettuare acquisti importanti non resterà deluso: i collezionisti potranno trovare il meglio dell’offerta presente nel panorama italiano, con oltre 300 espositori selezionati che offriranno pezzi unici e di pregio, perfetti per arricchire collezioni private o semplicemente per appassionati del bello. La Fiera Antiquaria di Padova promette di essere un’immersione imperdibile nel fascino del passato.
Il mondo dell’antiquariato è un universo affascinante che intreccia storia, cultura e artigianato. A differenza degli oggetti prodotti in serie, un pezzo d’antiquariato è irripetibile: porta con sé tracce del tempo, segni di usura e dettagli artigianali che lo rendono unico. Il fascino dell’antiquariato risiede anche nella ricerca stessa dell’oggetto, che spesso richiede pazienza, conoscenza e un occhio attento per riconoscerne l’autenticità e il valore.
Un pezzo è ritenuto d’antiquariato quando ha almeno 100 anni di età. Questo criterio è generalmente accettato a livello internazionale ed è usato sia dai collezionisti che dai mercati e dalle fiere di settore.
Tuttavia, oltre alla datazione, perché un oggetto sia considerato d’antiquariato si guarda anche al suo valore artistico, storico e culturale. In sintesi, per definire un oggetto d’antiquariato non basta solo l’età, ma contano anche la qualità, l’artigianalità, e la capacità di rappresentare l’epoca in cui è stato creato.
In questo senso l’AbanoRitz si pone come punto di riferimento per espositori e visitatori sia per la sua vicinanza alla fiera sia per la sua sensibilità verso l’arte antiquaria. Entrando all’AbanoRitz accoglie l’ospite una hall spaziosa e pure intima, luminosa e pure calda e si è subito avvolti da queste sensazioni ed è già benessere. All’esterno una architettura fine anni ’60 dalle tinte calde, beige e marrone, racchiude spazi eleganti, ampi, arredati con pezzi antichi e di pregio come le statue di bronzo “I lottatori” di Augusto Rivalta (1837 – 1925):
una libreria notarile del 1800, una fonte battesimale ottagonale di fine Settecento:
una natura morta fiamminga del fine Seicento, dei fregi in foglia oro del Settecento, specchiere Luigi XVI (1770), una piattaia che raccoglie una collezione di porcellane inglesi della seconda metà dell’Ottocento, un lampadario con 200 fazzoletti di Venini in vetro soffiato veneziano del XX secolo:
della seconda metà del Seicento i vetri colorati piombati raffiguranti i mestieri, i soffitti a cassettoni laccati del Settecento, un caminetto in Carrara, epoca impero (1820), con sua specchiera dorata con tecnica oro in tazza:
lampadario Ca’ Rezzonico, vetro soffiato policromo del 1700, mori veneziano policromi e decorati in foglia argento dei primi ‘900:
non ultimo due pianoforti Steinway che vengono utilizzati per i grandi concerti nella Sala degli Specchi:
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