Essere #freelance oggi

Tutto quello che non si sa su cosa significa essere “freelance”

 

freelance

articolo di Eleonora Casula

Spesso e volentieri quando si dice “lavoro a casa, sono una freelance” sguardi increduli ed ovviamente un “beataaaaaaaaa” sono l’immediato commento dell’interlocutore.

Ma cosa c’è dietro la vita di una donna freelance?

Indubbiamente tanta passione, amore per il lavoro e sopratutto voglia di mettersi in gioco andando persino controcorrente.

Se tutte sognano un contratto a tempo indeterminato la freelance no, è una donna libera, pronta alle nuove sfide e persino alle prove di resistenza, deve inseguire uno e cento sogni tutti i giorni riuscendo a raggiungere i propri goals.

Non tutti sanno poi che con il termine freelance in Italia non si indica esclusivamente il o la giornalista libera di firmare un pezzo per qualsiasi testata bensì semplicemente si tratta di una lavoratrice autonoma, indipendente e dotata di partita IVA.

In Italia buona parte delle lavoratrici del settore comunicazione e media, traduzione ed interpretariato ma anche progettazione e design (ingegneri ed architetti) operano nel settore migliaia e migliaia di donne spesso  mal pagate, sicuramente sfruttate e sostanzialmente con un presente precario ed un futuro costantemente incerto.

Il lavoro da freelance nonostante possa sembrare è pesante oltre che difficoltoso, non esiste sindacato o associazione che difenda in modo coerente un lavoratore autonomo, in Italia infatti si pensa ancora che le Partite Iva siano dei veri e propri bancomat, è necessario avere una forza di resistenza doppia e saper fare l’equilibrista sul sottile cavo che separa il guadagno del ricavo, il fatturato dall’incasso e sopratutto bisogna essere delle perfette “formiche” capaci di risparmiare nei periodi “ricchi” pronte ad affrontare i tanti periodi di “magra”.

Essere freelance talvolta (sempre) significa sapere l’orario in cui si inizia il lavoro ma non sapere mai quando termina, molte poi sono coloro che collaborano in remoto, si lavora a casa o in uffici e studi propri ed allora il tempo è differente: lavorare sempre, lavorare comunque, lavorare costantemente è il leit motiv di tutte.

La moderna tecnologia, le chiamate su skype i messaggi su whatsapp diventano i compagni quotidiani di giornate che iniziano alle 7.40 e finiscono forse 12, 13, 14 ore dopo, non si timbra cartellino, spesso non si ha nemmeno un collega con cui scambiare un parere, è una esperienza differente rispetto al lavoro classico è un viaggio dentro il presente ed il futuro di un qualcosa che non si conosce.

Una freelance cittadina del mondo: Eleonora Casula

Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell’umanità, ogni avvenimento, la mia passione è quella di comunicare utilizzando la potenza della rete ed ovviamente. Se aspettavi ancora un po’ a scrivere, tutto sarebbe sparito, scriveva GianPaolo Pansa e, scrivere di tutto è la mia vita. Freelance cittadina del mondo

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Eleonora Casula

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