Altroconsumo ha svolto un’indagine per comprendere quanto convenga effettivamente acquistare capi d’abbigliamento sui portali di e-commerce.
Con il boom dell’e-commerce, è diventato possibile acquistare beni e servizi direttamente online, in modo facile, veloce e, talvolta, conveniente. Unico requisito: possedere una carta di credito. Non che si tratti di un ostacolo, dal momento che oggi scegliere la carta di credito più vantaggiosa è semplicissimo, grazie alle numerose tipologie esistenti, dalle tradizionali a saldo a quelle revolving, fino ad arrivare alle prepagate. Negli ultimi anni poi, il numero di siti di e-commerce è aumentato in maniera impressionante. Dai prodotti per la bellezza a dispositivi elettronici, da coupon per le più svariate attività ai capi di abbigliamento, ce n’è davvero per tutti i gusti.
In particolare, avere a disposizione vestiti firmati a poco prezzo può rappresentare un’occasione ghiotta. Secondo i dati Istat riferiti al 2011, laddove gli uomini si collegano alla rete più che altro per leggere le ultime notizie o aggiornarsi su questioni sportive o politiche, le donne si connettono principalmente per effettuare acquisti con la propria Visa, MasterCard o American Express (in media ne effettuano 1 ogni 3 mesi e il 39% dei prodotti acquistati sono vestiti o capi d’abbigliamento).
In considerazione di ciò, Altroconsumo ha voluto realizzare un’indagine su sei differenti portali web specializzati nella compravendita di abbigliamento online (Groupon, Glamoo, Buyvip, Privalia, Saldiprivati e Showroomprive). Dopo aver acquistato un capo presso ognuno dei portali, l’associazione dei consumatori ha sondato il livello di qualità del servizio reso, dai costi di spedizione e recesso alla completezza e chiarezza delle informazioni fornite.
In generale sono emerse poca trasparenza e una certa approssimazione delle informazioni rese al pubblico. Solo 3 portali su 6 hanno allestito una sezione dedicata ai resi, e solo uno (Buyvip) ha predisposto un numero verde per offrire informazioni o chiarimenti. I tempi di consegna o restituzione sono risultati variabili e instabili (tra i 10 e i 25 giorni per ricevere la merce acquistata e tra i 5 e i 13 giorni per ottenere eventuali rimborsi) ed anche le politiche di resi e costi si sono rivelate differenti (generalmente le spese di spedizione non vengono incluse nel prezzo e in 5 siti su 6 la restituzione del prodotto è a carico del cliente). Acquistare in rete non è in definitiva sempre conveniente.