Donne e Unità d’Italia: Cristina Trivulzio di Belgioioso

Prosegue il nostro giro fra le vite delle donne e l’Unità d’Italia: oggi parliamo di Cristina Trivulzio di Belgioioso, patriota che ebbe una vita eccezionalmente avventurosa e partecipò ai primi moti risorgimentali.

"Unità d'Italia: donne"Donna di grande cultura e appartenente alla classe dirigente favorevole agli austriaci ebbe un carattere indipendente fin da giovane che la portò a sposare un donnaiolo libertino Emilio Belgioioso, da cui si separò senza tuttavia mai divorziare.

Appartenente all’alta società milanese intrattiene fin da subito rapporti con esponenti dell’indipendentismo italiano e per questo finì per attirare l’attenzione del capo della polizia austriaca a Milano, Torresani che la spinse molte volte alla fuga fino a che fu costretta a riparare nel sud della Francia.

Ricca, di bella presenza e di grande cultura finanziò i ribelli delle liberazione, quei patriotti che fin dagli anni 20 del 1800 avevano cercato l’Unità d’Italia. Conobbe, dopo l’esilio in Provenza, un periodo di povertà. Nascosta a Parigi si guadagnò da vivere come cucitrice nei quartieri più poveri della città. Ma dopo qualche anno, grazie a rendite che le arrivarono da parenti e amici, ricostituì nella capitale francese uno di quei salotto che lì, come a Milano, servivano per dare asilo e rifugio a patriotti italiani.

Fu dopo la nascita della figlia che sparì dalle scene politiche dell’epoca per dedicarsi completamente all’amata Maria  in Inghilterra.

Durante le cinque giornate di Milano del 1848, lei era a Napoli e, dopo aver cucito bandiere italiane per alcuni rivoluzionari della città partenopea, pagò loro il viaggio proprio per Milano al fine di appoggiare la rivolta popolare in quella città. Nell’anno successivo si ritrovò coinvolta nell’insurrezione romana che durò dal 9 febbraio al 4 luglio del 1849. Le fu assegnata l’organizzazione degli ospedali.

Sedata anche la rivolta romana, delusa dai continui fallimenti, salpa per la Grecia e l’Asia Minore. Qui riesce a creare un’azienda agricola e a mantenersi un po’ per credito e un po’ scrivendo degli articoli sulle sue peripezie in Asia. Tornata in Italia nel 1855, grazie a un’amnistia del governo austriaco, riesce a far ottenere il riconoscimento della figlia che l 1860 si sposa. Nel 1861 finalmente vede la realizzazione del suo sogno più grande: l’Unità d’Italia è costituita.

Può finalmente ritirarsi a vita privata e fare la suocera.

Quella di Cristina Trivulzio rimane una delle figure di donna dell’Unità d’Italia e della nostra storia più affascinanti e interessanti, per la vita avventurosa che ebbe e per lo sprezzo del pericolo che dimostrò. Oltre che per la passione che mise nel sogno dell’Unità d’Italia. Una donna che con la sua vita ha celebrato e reso orgogliose tutte noi per il risultato ottenuto.

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2 Comments

    1. admin

      Grazia,
      ti ringraziamo per la tua cortese segnalazione.
      Provvederemo sicuramente a modificarle.

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