In donne e sport oggi parliamo del Karate. Il karate è una disciplina sportiva e insieme anche un’arte marziale che è nata in Giappone nell’isola di Okinawa. A tutt’oggi è praticata da moltissime donne.
Il karate
Non pensate comunque che si tratti di una terribile disciplina che usa la violenza per sottomettere l’avversario. Nata da uno stile di combattimento indigeno, il te (mano vuota) e fuso con stili di cobattimento cinesi, i kempo, è nato con lo scopo di permettere di cobattere a mani nude contro tutti i tipi di avversari.
Ma da quando è diventato disciplina olimpica il karate è stato praticato sempre più come forma d’arte, di perfezione, di stile. L’esibizione dei kata, le mosse e le combinazioni di movimenti, non prevede più nessun tipo di contatto fisico o quasi.
Anche per le donne che praticano questo sport si mira a consolidar forza, velocità e resistenza. Inoltre tutte coloro che lo praticano mettono al primo posto come obiettivo il raggiungimento di armonia ed equilibrio.
La festa della donna Karateka
Se state pensando che sia uno sport troppo violento, farete bene a ricredervi. Se non ci riuscite, allora avrete l’occasione per farlo partecipando a Lodi presso il palazzetto dello sport in via Piermarini alla festa della donna Karateka con un pensiero anche a quello che sta succedendo nel Sol Levante. La festa si terrà domenica 10 aprile.
Se siete donne che praticano il carate, ragazze o bambine, questa è l’occasione giusta. A questa festa della donna karate-ka parteciperanno molte campionesse mondiali ed europee come il maestro Restelli Cristina, 6° dan.
Potrete così rendervi conto di come il karate sia un’ottima soluzione per apprendere tecniche di autodifesa e non solo: soprattutto per praticare uno sport che vi terrà in forma.
Durante la festa sarà possibile anche visitare alcuni stand di arte e cultura giapponese ricordando la terribile sciagura occorsa a Fukushima.
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