Un movimento ecologista fatto da persone per bene che si rimboccano le maniche e si mettono a pulire Napoli: questo è CleaNap.
CleaNap è il movimento ecologista formato da volontari che amano Napoli e desiderano vederla finalmente pulita, priva della spazzatura che la infesta. Ogni loro azione di pulizia, anche se piccola, è una festa. Alcuni dei luoghi su cui hanno effettuato il loro servizio? Porta Capuana per esempio ormai da settimane infestata dalla monnezza.
La cosa bella è che oltre ai volontari, ogni volta che i “Cleaners” napoletani si mettono in azione, si unisce la gente del quartiere per far tornare le piazze vivibili. Non solo quindi gente che brucia i cassonetti esasperati dal tanfo: a Napoli ci sono persone intelligenti che non rovesciano cassonetti e non aspettano la proverbiale manna dal cielo.
Persone intelligenti, cittadini per bene che vogliono riportare finalmente Napoli alla normalità. L’iniziativa di CleaNap è nata da una donna: Emiliana Mellone che fa nascere la performance socialmente utile dalla sua pagina facebook per pochi amici e poi si è trasformata grazie al passaparola e alla volontà in un’esperienza condivisa. Ad oggi i partecipanti all’iniziativa sono circa 6 mila.
Il coordinamento del comitato CleaNap è formato da: Rossella Ogliarulo, Laura Calandriello, Valeria Iodice, Riccardo Abbruzzese, Cristiano May. L’iniziativa nasce dal bisogno di dare un segnale forte alla popolazione partenopea e all’Italia intera che probabilmente pensava che Napoli fosse un mondo a sé, una città in una bolla puzzolente. Moralizzare e sensibilizzare il prossimo verso una città vista come un bene comune e non come un oggetto da sfruttare fino alla sua morte. Non aspettare la manna dal cielo ma darsi da fare. Il movimento ha appena un mese: partito da piazza Bellini l’11 giugno scorso fa ben sperare.
Non è comunque un caso se l’iniziativa è partita da una donna, pare infatti da un recente sondaggio condotto per conto della Fondazione Univerde che siano proprio le cittadine quelle più sensibili al bisogno di riciclaggio. E già a Napoli il movimento delle mamme aveva lanciato la controffensiva contro lo Stato che le avrebbe obbligate a sorbirsi l’ennesimo sversamento di monnezza nel loro paese, le ricordate?
Da allora ad adesso a Napoli sembra essere passato un secolo. Le cose non sono ancora cambiate ma stanno cambiando. Movimenti come CleaNap non sono la soluzione del problema, ma sono parte di essa. Cambiare la cultura della cittadinanza è fondamentale per poter proseguire in una maggiore diffusione della differenziata e liberare Napoli definitivamente dalla spazzatura.
Bella idea . . . Finalmente persone che si “muovono” , invece di lamentarsi soltanto !