La fibromialgia è una malattia cronica che, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, riguarda tra il 4% e l’8% della popolazione e colpisce soprattutto le donne tra i 40 e i 60 anni di età. In Italia sono quasi 2 milioni. Nonostante però riguardi un elevato numero di pazienti e che l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’abbia riconosciuta già nel 1992, in Italia manca ancora una Legge nazionale che ne certifichi il pieno status. In occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia (12 maggio), le Associazione Italiane ed Europee che sostengono la Sindrome Fibromialgica (AISF ODV, CUF Italia ODV, ENFA, EULAR) rinnovano con iniziative diverse il loro impegno per l’ufficializzazione della fibromialgia come malattia invalidante.
La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso, accompagnato da affaticamento cronico, disturbi del sonno, alterazioni cognitive (“fibro-fog”) e sintomi somatici variabili.
I meccanismi patogenetici della fibromialgia non sono completamente chiariti, ma coinvolgono fattori genetici, neuroendocrini, psicosociali e ambientali. L’alterazione della regolazione del dolore, la disfunzione del sistema serotoninergico e dopaminergico, l’iperattivazione del sistema simpatico e l’infiammazione neurogena sono implicati nei sintomi clinici.
Il termalismo rappresenta una terapia complementare per la fibromialgia, integrando l’approccio farmacologico e fisioterapico. Le cure termali si basano sull’utilizzo di acque minerali termali e fanghi con proprietà antinfiammatorie, analgesiche e rilassanti. I protocolli termali specifici per i pazienti fibromialgici includono:
- Balneoterapia: immersioni in acque termali a temperatura controllata (33-38°C), ricche di zolfo, bicarbonato, o altri minerali. Favorisce la vasodilatazione, migliora la circolazione periferica e riduce la tensione muscolare.
- Fangoterapia: applicazione di fanghi termali sul corpo, con effetti miorilassanti e antinfiammatori.
- Idrokinesiterapia: esercizi in acqua termale che migliorano la mobilità articolare e la forza muscolare senza sollecitare eccessivamente il sistema muscoloscheletrico.
Il trattamento termale, integrato in un approccio multidisciplinare, rappresenta una valida opzione per la gestione della fibromialgia. I benefici sono legati non solo agli effetti fisiologici delle acque termali, ma anche all’ambiente rilassante e al distacco dalla routine quotidiana.