Gli effetti benefici della fangoterapia sono noti fin dall’antichità, e finalmente oggi un brevetto europeo riconosce al nostro fango maturo l’efficacia antinfiammatoria e contro i sintomi del dolore. La ricerca del Centro Studi Termali Pietro D’Abano, titolare del brevetto, ha permesso di identificare numerosi principi attivi prodotti naturalmente nel corso del processo di maturazione del fango, dimostrandone l’efficacia nel trattamento delle patologie infiammatorie croniche e degenerative, in particolare di origine osteoarticolare.
Il nostro hotel, come gli altri dell’area termale aponense, è provvisto di SPA interna convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale. L’accesso alle cure è libero, dietro presentazione dell’impegnativa del medico curante e sono previste ulteriori esenzioni per gli aventi diritto. Consulta qui la guida alla prescrizione.
Come si applica il fango
Il fango viene applicato direttamente sulla pelle ad una temperatura tra i 38°C e i 42°C per un periodo che varia dai 15 ai 20 minuti. Al termine dell’applicazione, dopo una doccia calda, ci si immerge nel bagno termale alla temperatura di 36°-38°C per circa 8/15 minuti. Alla fine ci si rilassa per la reazione sudorale che completa gli effetti biologici della fangobalneoterapia.
Il ciclo di cura consigliato prevede 12 sedute, strutturate in 12 fanghi + 12 bagni terapeutici oppure 12 bagni terapeutici
L’efficacia del trattamento:
- azione preventiva
- azione antalgica
- azione anti infiammatoria
- azione ri-mineralizzante
- stimola la ricostruzione delle cartilagini
- stimola il sistema immunitario
- stimola le endorfine
- detossina e purifica
Patologie trattabili in ambito termale
[learn_more caption=”Osteoartrosi ed altre forme degenerative”]
- Osteoartrosi
- Artrosi diffuse
- Cervicoartrosi
- Lomboartrosi
- Artrosi agli arti
- Discopatia senza erniazione e senza sintomatologia da irritazione o da compressione nervosa
- Esiti di interventi per ernia discale
- Cervicalgie di origine reumatica
- Periartriti scapoloomerali (escluse le forme acute)
- Artrite reumatoide in fase di quiescenza
- Artrosi, poliartrosi, osteoartrosi (con osteoporosi o diffusa o localizzata)
- Esiti di reumatismo articolare
- Osteoporosi ed altre forme degenerative
- Periartrite
- Spondilite anchilopoietica
- Spondiloartrosi
- Spondiloartrosi e spondilolistesi
[/learn_more]
[learn_more caption=”Reumatismi extra-articolari”]
- Reumatismi extraarticolari
- Reumatismi infiammatori (in fase di quiescenza)
- Fibrosi di origine reumatica
- Tendiniti di origine reumatica
- Lombalgie di origine reumatica
- Fibrositi
- Fibromiositi
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