Siete alla disperata ricerca di libri per l’estate da “consumare” sotto l’ombrellone mentre prendete il sole? Eccovi accontentate: un noir denso e appetitoso, “La Casa di Sveva”.
Questo libro è un noir che parla di una casa, la casa di Sveva ed è stato scritto in modo magistrale indagando profondamente la psicologia di una donna
Una casa al mare nella stagione immediatamente successiva alle grandi, annuali, mobilitazioni delle ferie. Un luogo pacifico in quel periodo dell’anno, senza turisti, silenzioso ed ospitale, tanto che Sveva, scrittrice per professione, lo sceglie come meta e rifugio dal caos cittadino, allo scopo di poter scrivere con più tranquillità.
Un luogo all’apparenza inoffensivo. Una gatta che si prende il sole mentre la padrona rientra dal giro mattutino in paese per comprare i giornali lasciando il cancelletto aperto. Per otto minuti. Eppure, al rientro nella sua casa così lontana dal chiasso e dal frastuono, si accorge di essere finita in una trappola. Troppa tranquillità può far male. Una casa immersa nella pace può trasformarsi in una prigione con un uomo venuto dal passato come carceriere. Un uomo tiene Sveva prigioniera nella sua abitazione. La benda, la costringe ad ascoltarlo. Ne viene fuori un romanzo psicologico nero e avvincente. Da leggere sotto l’ombrellone al mare guardandosi sempre attorno.
Pubblicato da CIESSE edizioni, questo volume di cui vi proponiamo un breve stralcio è stato scritto da Francesca Panzacchi. Ha lavorato per anni scrivendo per il mensile Trandy abbinato al quotidiano “Il resto del Carlino” e collaborando per altre riviste come Milano Nera e Liberaeva.