Crescono di giorno in giorno le adesioni di centri universitari e ospedalieri al primo studio di medicina di genere in Italia.
Promosso da Novartis il primo studio osservazionale sulla medicina di genere in Italia registra già numerose adesioni da parte di cliniche ospedaliere e centri universitari. In anticipo rispetto alla tabella di Marcia, già il 26 maggio scorso è stato arruolato il primo paziente presso l’Azienda ospedaliera Universitaria di Siena.
Lo Studio avrà l’obiettivo di valutare la diversa incidenza di farmaci per la cura di psoriasi come la ciclosporina su pazienti di sesso maschile e femminile, allo scopo di valutare se esistano importanti differenze legate al genere nelle medicazioni farmacologiche.
Lo studio prende il nome di “Gender Attention” e ha già suscitato grande interesse. La presidentessa del GISeG (gruppo italiano salute e genere) Flavia Franconi, professore ordinario di farmacologia cellulare all’Università di Sassari, attribuisce il grande clamore suscitato dall’iniziativa al fatto che sempre più medici si sono resi conto dell’importanza del genere sulla cura delle malattie.
Ecco lo spot che promuove lo studio di Gender Attention
Molte cliniche ospedaliere e reparti di dermatologia si sono già iscritti per partecipare allo studio, circa 54. Altri sono in lista d’attesa per poter essere parte di questa trasformazione epocale. Medicina di genere infatti significa soprattutto poter curare la salute delle donne in modo diverso rispetto a quella dei maschi.
Significa rendersi conto per la prima volta nella storia della medicina che le differenze sostanziali tra maschio e femmina si possono tradurre in risultati diversi nella cura di una stessa patologia. Fondamentali quindi queste ricerche per passare da un’intuizione ad una teoria ed infine ad una pratica.
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