“L’arte non è ciò che vedi, ma ciò che fai vedere agli altri.”
Edgar Degas
In questo periodo di sospensione, ormai molti enti artistici hanno aderito alla campagna nazionale e diffusa #IoRestoaCasa: una consegna a domicilio di arte. Geniale e invogliante perché dopo aver fatto il giro del mondo saltando da collezioni a gallerie, passando per musei e archivi, rimane solo una cosa da fare: programmare il prossimo viaggio. Lezioni online, quiz, visite guidate e approfondimenti ci portano a scoprire realtà che magari non si conoscevano, che non sapevamo essere così a portata di mano e che adesso vorremmo vedere dal vivo, con i nostri occhi.
La Fondazione dei Musei Civici di Venezia, per esempio, ogni due giorni invia una newsletter con una storia, un’opera, un gioco e come dicono loro, non lo fanno “per consolazione, ma perché l’arte è vita e la vita è, anche, arte”.
Il 20 Aprile si parlava de La trasparenza della luce. Per chi ci conosce, il flash è immediato: la nostra preziosa Sala degli Specchi.
L’AbanoRitz è da sempre vicino al mondo artistico-musicale e al primo piano, un salone è infatti stato creato e adibito a sala concerti. I decori sono stati trovati da un antiquario negli anni 80 e sono parte di un’antica boiserie della fine del ‘700. La sala è stata poi costruita su misura per ospitarli, ma la vera chicca è il lampadario: un Ca’Rezzonico originale.
Come precisato dalla Fondazione dei Musei Civici di Venezia, i lampadari veneziani, in cristallo, restano i più famosi al mondo, con braccia a candeliere, pendenti e fiori multicolori. Questo è detto “ciocca” ed è stato inventato nel ‘700 da Giuseppe Briati, realizzatore del maestoso lampadario di 1600 pezzi del Museo del Settecento Veneziano di Ca’ Rezzonico. In concorrenza con i vetri di Boemia, nasce così la cosiddetta maniera di Briati, con cristalli brillanti e resistenti, adattabili alla lavorazione a caldo.
La Sala degli Specchi dell’AbanoRitz ospita regolarmente artisti da tutto il mondo: dal classico della professoressa Luisa Sello, appuntamento periodico accompagnata da vari artisti conosciuti nel mondo musicale mondiale, al pop di Alessio Arena, cantautore e scrittore anche per il nostro Super8, passando per la calma meditativa di Paolo Borghi e i suoi handpan. L’Associazione Klyo Music, con diverse esperienze musicali e generi, e l’internazionale Premio Zadra, fedele al nostro pianoforte gran coda Steinway. La lista è lunga e vi invitiamo a seguirci per saperne di più sulle prossime performance.
Qui ti faccio una confessione: conosco la Sala degli Specchi perché mi sono intrufolata ad ascoltare i miei amici Matteo e Daniele (allievi di Wally) durante i loro concerti sotto Natale. Grazie che ci tieni compagnia!
Beh, non c’è nulla di male a introfularsi, anzi!
Ogni settimana l’AbanoRitz ha una proposta musicale che varia dal classico al piano bar, passando per la musica d’ambiente e finendo il sabato con l’Old School al Midnight Vintage Club. Il lunedì è il turno della Sala degli Specchi, che si illumina e risuona per allietare i nostri ospiti e chiunque voglia “intrufolarsi”.