La collezione di bronzi rinascimentali della famiglia Vok sarà aperta al pubblico ed esposta a Padova nei musei civici della città.
La collezione Vok appartiene a una ricca famiglia Mitteleuropea che in tre generazioni ha acquistato un notevole numero di pezzi pregiati, per lo più appartenenti all’epoca d’oro dell’arte italiana anche per quanto riguarda il bronzo: il rinascimento.
Ma la collezione vanta anche pezzi del medioevo gotico come l’Acquamanile in bronzo dorato che stupisce per la superba finitura dell’oggetto.
Padova fu senza dubbio uno dei centri più importanti per la diffusione e produzione di arte fusoria nel rinascimento. Basta ricordare i pezzi prodotti da Donatello per il Santo che inaugurarono una scuola che proprio a Donatello fa capo e che trova un suo ideale continuatore nell’allievo Bartolomeo Bellano.
Altri artisti trovano la loro collocazione nella mitica collezione Vok che, dal 2004 ad oggi, è stata esposta anche in Germania, Inghilterra e a Lubiana. Artisti come Severo Calzetta da Ravenna o il veneziano Vittore Gambello detto il Camelio che con il suo Ercole, o Atlante, è un altro grande esempio di scuola rinascimentale veneta del bronzetto, contraddistinta dal gusto per il naturalismo.
E poi i bronzisti padovani come Francesco Segala e il tardo-rinascimentale Tiziano Aspetti con due sue famose opere: le allegorie di Fede e Fortezza e due enormi figure di Guerriero. Di particolare interesse anche gli animaletti, come lucertole e rane, eseguite grazie ad un calco dal vero dell’animale che rivelano una singolare e curiosa passione tutta veneta per questo tipo di prodotto.
Merita quindi sicuramente una visita questa collezione che espone una delle collezioni più importanti dell’arte fusoria rinascimentale.