Sollecito di pagamento, decreto ingiuntivo e registro dei cattivi pagatori
Ecco cosa si può rischiare in caso di bolletta del telefono non pagata
Le bollette da pagare sono generalmente tante: luce, gas, telefono, abbonamenti internet, servizi pay tv. E così potrebbe capitare di dimenticarsi di effettuare qualche pagamento. Nella maggior parte dei casi, se di dimenticanza si tratta, le compagnie fornitrici provvedono a inviarti degli avvisi di pagamento ma se provvedi al pagamento la situazione è presto che risolta. Se invece si persiste nella “dimenticanza” allora potrebbero cominciare ad insorgere delle complicanze e provvedimenti più salati.
In particolare oggi vogliamo spiegarti che cosa succede in tutti quei casi in cui si è davanti a una bolletta del telefono non pagata. Nello specifico qui di seguito troverai quali sono i provvedimenti che vengono generalmente attuati dalle compagnie telefoniche in caso di mancato pagamento e le conseguenze in cui puoi incorrere, dai casi più semplici in cui ti dimentichi di pagare una sola bolletta, a quelli più gravi, quando invece la dimenticanza è relativa a due o più bollettini.
Bolletta del telefono non pagata: le conseguenze
Che cosa succede quindi se ti dimentichi di pagare il bollettino telefonico? Prima di tutto devi sapere che i provvedimenti adottati generalmente dalle compagnie di telefonia fissa sono direttamente proporzionali al numero di bollette del telefono non pagate e al ritardo che maturi nei pagamenti.
Se è la prima volta che per sbaglio ti dimentichi di pagare la quota mensile del tuo abbonamento telefonico non c’è bisogno di allarmarsi. Il primo provvedimento adottato dall’operatore telefonico è infatti il cosiddetto sollecito di pagamento, ovvero né più né meno di una semplice comunicazione per iscritto che funge da reminder ricordandoti appunto che devi ancora effettuare il pagamento della bolletta.
Se invece, nonostante tu abbia ricevuto il richiamo per iscritto, continui ad ignorarlo la situazione si fa più complicata e la compagnia telefonica può a questo punto decidere di intervenire direttamente sulla tua linea telefonica, inizialmente restringendo la possibilità di effettuare chiamate fino a interrompere totalmente il servizio telefonico della tua abitazione.
Nello specifico, quest’ultimo è un provvedimento che viene quindi attuato solo nei casi più estremi e quindi se ti dimentichi di effettuare il pagamento di due o più bollette consecutive. Un’altra conseguenza in cui potresti imbattersi se sei risoluta a non voler pagare la bolletta del tuo telefono di casa è il decreto ingiuntivo, ovvero un provvedimento emesso dall’operatore telefonico che, oltre a presentarsi come un secondo sollecito di pagamento, ti ricorda l’ammontare del debito che hai maturato verso la compagnia oltre al numero delle fatture non pagate e alla data entro cui devi estinguere il tuo debito.
Se si decide di ignorare anche questo provvedimento la compagnia telefonica sarà costretta a passare a contromisure più pesanti come il pignoramento dei tuoi beni. Quest’ultimo è tuttavia una misura molto onerosa poiché, per essere attuato, ha un procedimento burocratico complesso e molto lungo. Per questo motivo la maggior parte degli operatori telefonici preferiscono rivolgersi alle società specializzate nel recupero di crediti.
Proprio perché queste ultime sono delle soluzioni particolarmente estreme, è stato introdotto un altro provvedimento obbligatorio, la cosiddetta conciliazione con la controparte, ovvero l’ennesima e ultima possibilità che ti sarà concessa per provvedere al pagamento dovuto.
Bolletta del telefono non pagata: cattivi pagatori
Un ulteriore conseguenza del mancato pagamento della bolletta del telefono consiste nel fatto che il tuo nome potrebbe essere inserito nel registro dei clienti morosi, ovvero in un documento dove sono indicati tutti i clienti ritenuti dei “cattivi pagatori”.
Si tratta di una soluzione introdotta con il Provvedimento dell’8 Ottobre 2015 che permette alle compagnie telefoniche di controllare il profilo finanziario del proprio cliente prima di procedere alla stipulazione di nuovi contratti telefonici. Nello specifico, l’inserimento dei tuoi dati all’interno di questo documento avviene se dopo tre 3 mesi dalla cessazione d’ufficio del contratto continua ad esserci una morosità pari o superiore a 100 euro.
Sappi quindi che se anche il tuo nome rientra in questo registro, le probabilità che una nuova compagnia telefonica prenda in considerazione la tua richiesta di attivazione di un piano tariffario sarà molto bassa.