Alleanza delle donne contro il cibo sprecato
Aumentare i diritti delle donne in agricoltura significa combattere fame e povertà
Verrà presentato da Emma Bonino, assieme a Michelle Bachelet, il 6 giugno a Milano il programma “Alleanza globale delle donne contro lo spreco alimentare”.
I punti che definiscono questa alleanza saranno chiari, brevi e indicheranno gli impegni che le donne, come cittadine, settore privato o governo, devono assumere per fare in modo che un terzo del cibo prodotto non venga sprecato.
Al giorno d’oggi si assiste a sprechi enormi, più di un miliardo di tonnellate di cibo gettato. Se si considera che si sta entrando in una fase di scarsità, relativamente alle risorse idriche e agricole, lo spreco è ancora molto più grave. Sia il cibo che l’acqua sembrano più che mai destinate a diventare quello che oggi è il petrolio, risorse per cui l’economia compete, con un peso crescente negli equilibri geopolitici.
Per arrivare a tale deduzione è sufficiente osservare i fenomeni di accaparramento delle terre in Africa o nella maniera in cui si muovono i fondi sovrani della Cina e dei paesi del Golfo sui mercati agricoli.
A Milano, in occasione dell’Expo, si discuterà di come potenziare il ruolo della donna nell’agricoltura. Nonostante in parecchi paesi asiatici e africani il ruolo della donna nell’agricoltura sia molto rilevante non si è ancora in presenza di parità di diritti. Le donne non hanno lo stesso accesso al credito, all’istruzione rispetto agli uomini e in frequentissimi casi non si ha, sempre per le donne, il diritto alla proprietà della terra.
L’obiettivo è quindi uno: aumentare i diritti delle donne in agricoltura per compiere un deciso passo verso la soluzione di fame e povertà. Anche l’aumento della sicurezza è un obiettivo strettamente connesso a quello dei diritti. La vera battaglia si innescherà quando sarà necessario abbattere tutte le barriere politiche, sociali, economiche e culturali che continuano troppo spesso a penalizzare le donne.
Le settimane di Women for Expo, previste dal 29 giugno al 10 luglio, serviranno anche a scambiarsi informazioni e a raccontare le esperienze che le donne vivono nei vari paesi del mondo.
Emma Bonino sta lavorando in modo che l’“Alleanza globale delle donne contro lo spreco alimentare” abbia una vita e continui anche finito l’evento dell’Expo e che possa anche virare su altre tematiche.
L’auspicio è che, partendo dall’edizione di Milano, tutti i prossimi appuntamenti Expo abbiano una dimensione “donna” perché solo attraverso il potenziamento e la tutela delle capacità delle donne si potranno raggiungere, nel futuro, progressi ancora più decisi e profondi per tutta la società.
Sarà fondamentale liberarsi da assurdi stereotipi e l’occasione dell’Expo di Milano può essere l’inizio per comprendere seriamente che parlare di donne, nutrizione, salute significa parlare anche di scienza e progresso tecnologico.
La Bonino precisa, inoltre, che le soluzioni ai problemi non possono arrivare da posizioni iconoclaste nei confronti delle tecnologie includendo nei suoi ragionamenti anche le “chiusure” ideologiche rispetto agli Ogm. Le tecnologie nel futuro saranno quindi essenziali e se nel passato gli uomini erano la maggioranza degli imprenditori e degli scienziati, nel presente e nel futuro bisogna creare le condizioni perché le donne non partano svantaggiate. Un messaggio viene lanciato anche alla politica. Emerge con forza la necessità che nel futuro chi guiderà il potere politico si dimostri, prescindendo dal sesso, profondamente radicale e generoso avendo come orizzonte le grandi sfide globali e non piccoli interessi personali.