L’americana Nancie Atwell vince il Premio “Nobel” per l’insegnamento
Tra i 50 finalisti anche due italiani: Daniela Boscolo e Daniele Manni
Nancie Atwell è una docente del Maine (Usa) ed è la “migliore insegnante del mondo”. E’ stata scelta qualche giorno fa a Dubai dalla giuria del “Global Teacher Prize”, composta tra gli altri dal pluri-premiato attore Kevin Spacey e Bill Gates. Presidente onorario, l’ex Presidente USA Bill Clinton.
La Varkey Foundation ha premiato la donna anche con un milione di dollari. Un premio assegnato alla Atwell in funzione del suo impegno nel trasmettere l’amore per la lettura ai suoi studenti.
Quella trascorsa è stata la prima edizione del Global Teacher Prize. Grazie all’impegno della Varkey Foundation sono state messe in risalto e portate alla luce del sole migliaia di storie di veri e propri “eroi” che hanno avuto una influenza ed hanno trasformato la vita di tanti bambini e adolescenti. Una delle finalità del premio è quella di far conoscere ad un pubblico più ampio possibile lo straordinario lavoro di milioni di insegnanti. Condizione necessaria per vincere il premio è rimanere insegnante per almeno cinque anni.
«La storia di Nancie e quella degli altri nove finalisti – scrive Riccardo Luna, giornalista italiano invitato a Dubai – è stata la celebrazione degli insegnanti come persone, la loro rivincita sulla tecnologia. Solo qualche anno fa si sarebbe parlato di portare i tablet nei paesi in via di sviluppo (ricordate l’OLPc di Nicholas Negroponte?) e di software e lavagne multimediali come supporti essenziali. E invece qui i dieci finalisti avevano tutti in comune solo una grande passione: una passione per l’insegnamento e un vero amore per gli studenti. E non importa se non ci sono risorse, non importa se in qualche caso c’è la guerra alle porte, non importa se il ministro di turno non fa la riforma che tutti aspettano. …. Che cosa ha ancora da insegnare?, le ha chiesto un giornalista. “Io? Io sto ancora imparando come trasformare la scuola, ogni scuola, in un luogo di felicità e saggezza”. Felicità, ecco, se c’è una sola parola che unisce tutte queste storie è felicità. Per noi, che ascoltiamo queste storie, invece ce n’è un’altra: gratitudine.»
Dopo la prima selezione i candidati erano 1.300. Tra gli ultimi 50 finalisti, fino a un mese fa, c’erano anche due professori italiani: la veneta Daniela Boscolo proveniente da Rovigo e Daniele Manni di Lecce.
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