di Davide Gallo
L’imprenditoria si tinge sempre più di rosa. Nonostante la crisi, sono state moltissime le aziende italiane guidate da donne che tra il 2012 e il 2013 hanno avuto una marcia in più e aumentato di 10mila unità il loro numero. Inoltre, entro il primo trimestre del 2013, le imprese gestite da donne iscritte alle Camere di commercio erano 1.424.798, vale a dire il 23,5% del totale delle imprese italiane.
In Italia, l’imprenditoria al femminile è particolarmente incoraggiata, con finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico. Il vantaggio di questi finanziamenti sta nel fatto che possono essere restituiti solo in parte, se non addirittura per niente, e sono accessibili a tutte quelle piccole o medie imprese a maggioranza femminile. Ce ne sono ovviamente di vari tipi, a seconda delle necessità di ogni impresa, dunque sono tante le imprenditrici o aspiranti tali che si informano ogni giorno su siti specializzati per trovare la soluzione più adatta alle loro esigenze.
Tutte coloro che sono interessate a questi finanziamenti possono riempire i moduli messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico.
Il motivo di questi finanziamenti è dato dal fatto che, come dichiara il Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, la spiccata propensione imprenditoriale che le donne hanno sta trovando delle risposte concrete alla crisi, combattendo, per altro, il problema del calo dei posti di lavoro.
Un contributo non indifferente lo danno anche le imprenditrici straniere, che, alla fine del secondo trimestre del 2013, avevano raggiunto 8.1% del totale delle imprese femminili italiane, vale a dire il 4.6% in più rispetto al 2012.
La maggior parte delle imprese rosa nostrane si occupa di agricoltura e valorizzazione della terra, ma anche di cura del corpo e della bellezza, con più di 52mila parrucchiere e 23mila istituti di bellezza.