Ridurre il gap occupazionale tra uomini e donne con incentivi all’assunzione. Ecco come funziona il provvedimento promosso dal Ministro Fornero.
di Valentina Forza
In un momento in cui l’occupazione nel nostro Paese continua a diminuire e i consumatori mettono i prestiti presenti sul mercato a confronto per poter rateizzare l’acquisto dei principali beni di consumo, arrivano gli incentivi per le assunzioni femminili voluti dal Ministro del Welfare Elsa Fornero. Si tratta di finanziamenti alle aziende sotto forma di agevolazioni fiscali, per facilitare l’assunzione delle donne in quei settori che ancora oggi risentono della differenza di sesso.
Per l’individuazione dei rami lavorativi che potranno beneficiare dei finanziamenti, il decreto fa riferimento a un regolamento della Commissione Europea relativo al 2008, secondo cui “il rapporto tra lavoratori maschi e lavoratrici femmine deve oltrepassare del 25% la media nazionale”. Un’alta disparità tra uomini e donne si attesta, ad esempio, nel settore edile e in alcuni segmenti del secondario – il tasso è rispettivamente di circa l’80% e il 50%.
Questa sorta di prestito alle imprese si tradurrà in uno sconto del 50% sui contributi da versare per ogni dipendente assunta grazie al nuovo decreto attuativo. Gli incentivi avranno la durata di un anno, prorogabile a 18 mesi nel caso in cui un’assunzione a tempo determinato si trasformi in un contratto a tempo indeterminato.
Perché il decreto firmato Fornero possa essere applicato e le aziende possano disporre delle agevolazioni fiscali, è necessario che sussistano due requisiti: il primo è l’appartenenza a un settore lavorativo altamente coinvolto da disparità sessuale; il secondo è la condizione lavorativa della lavoratrice che, prima dell’assunzione, deve risultare disoccupata da almeno sei mesi.