L’espressione “per aspera ad astra” è un motto antichissimo molto efficace ed espressivo grazie alla paranomasia dei due termini “aspera” e “astra”, si ritrova in numerosi scritti classici, dal “De rerum deorum” di Cicerone all’”Hercules Furens” di Seneca, fino ad arrivare all’Eneide virgiliana. Letteralmente la traduzione è: attraverso le asperità, alle stelle. La frase nasce dalla mitologia greca secondo cui essere un eroe voleva dire aver compiuto grandi imprese e solo gli eroi avevano l’onore di poter raggiungere l’Olimpo. Attraverso le asperità si giunge fino alle stelle ovvero la via della virtù e della gloria è irta di difficoltà, ma porta alle stelle. Tanto è impegnativa questa frase, tanto è invece curiosa e divertente la figura retorica del bisticcio di parole, appunto la paronomasia, che accosta due parole di suono simile o uguale ma di significato differente: il troppo stroppia, chi dice donna dice danno, ad augusta per angusta che assomiglia molto al nostro per aspera ad astra. Incredibilmente è una di quelle frasi antichissime che è entrata nell’utilizzo comune: la troviamo nell’album “Apriti Sesamo” di Franco Battiato, il motto viene ripreso nell’universo cinematografico di “Star Trek”; la rintracciamo nel mondo aerospaziale ad esempio sulla piastra commemorativa della missione Apollo 1 della NASA, la stessa frase è stata registrata in codice Morse sul Voyager Golden Record, un disco inserito nelle sonde Voyager lanciate nello spazio nel 1977; l’aeronautica militare britannica, la Royal Air Force, la utilizza come esortazione così “per aspera ad astra” la vediamo trascritta anche in molti stemmi araldici…
Ora mi domando, di questi tempi, come dovremmo interpretarla? A quale traduzione accedere, libera o classica? Esiste ancora questa visione mitologica della vita? Non mi tranquillizza, né mi consola, la speranza, nei momenti difficili, di sedermi poi nell’Olimpo; né mi stimola particolarmente il pensiero che attraversare le asperità della vita, si possano raggiungere onore e gloria. Ma davvero i risultati che otteniamo nella vita dipendono soltanto da noi, e da come affrontiamo ogni situazione? Non lo so più, troppe variabili, sempre di più, troppi se e troppi ma… E comunque e malgrado tutto, quanto impegno e quanta determinazione profusi nel mio percorso umano e professionale! Forse solo la passione fa la differenza e giustifica tanta energia spesa. È la passione quella che sento scorrere nelle vene quando agisco per ciò che amo o perseguo un obbiettivo che è sogno e desiderio insieme. Già, è la passione che ci tiene legati, con una incredibile forza, ai nostri interessi più veri e profondi; e la sentiamo scorrere nelle vene la passione quando compiamo le azioni a cui teniamo massimamente spingendoci a raggiungere obbiettivi altrimenti inarrivabili. È solo la passione, imperterrita, la forza che incoraggia a proseguire il cammino, è lei l’essenza insopprimibile del nostro animo che guida, che sprona e che ci rimette in piedi se cadiamo. Creature misteriose gli esseri umani quando, per passione, riescono a tramutarsi in dei o semidei!