#4aWoman, l’iniziativa della Fondazione #Akbaraly per aiutare le donne in Madagascar
Si svolgerà domani, mercoledì 28 ottobre 2015 a partire dalle ore 19.30 presso la Pinacoteca Ambrosiana in piazza Pio XI a Milano, una serata organizzata dalla Fondazione Akbaraly per raccogliere fondi destinati allo sviluppo di un centro in Madagascar per la cura e la prevenzione dei tumori femminile al collo dell’utero e al seno.
Durante la serata verranno messi all’asta 48 tasselli quadrati di una grande opera mosaico, intitolata “Cosmichug (Abbraccio cosmico) 4aWoman”, realizzata da Enrico Magnani.
Enrico Magnani è un ex ingegnere nucleare, artista reggiano di 43 anni, che renderà ammirabile la sua opera, in tutta la sua interezza, per la prima e per l’ultima volta durante la serata di domani.
L’evento verrà coordinato da Alessandro Cecchi Paone e prevede una cena a cura dello chef Paolo Amadori con il coinvolgimento dell’Orchestra dei Popoli, il gruppo multietnico si esibirà in un concerto.
L’arte di Enrico Magnani
L’arte di Enrico Magnani, 43 anni di Reggio Emilia, è la costante indagine di un linguaggio capace di esprimere verità universali che non possono essere comunicate con le parole. Un’arte astratta che trae ispirazione dalle più antiche culture occidentali e orientali per confluire in un “abbraccio”. Nelle opere di Magnani, infatti, gli opposti si uniscono diventando complementari: anima e corpo, materia e spirito, sacro e profano. L’indagine ha lo scopo di raccontare l’essere umano e di comprenderne la sua collocazione nell’universo. Pittore fin dall’età di 7 anni, Magnani compie un percorso molto particolare: studia ingegneria nucleare e lavora in Germania come ricercatore nella fusione nucleare fino al 2010, quando decide di dedicarsi esclusivamente all’arte. Oggi vanta esposizioni in tutto il mondo. L’opera a sostegno della Fondazione Akbaraly, CosmicHug 4aWoman, è un mosaico di 49 tessere 26×26 cm messe all’asta singolarmente per raccogliere fondi a sostegno della prevenzione e della cura dei tumori femminili in Madagascar.
Cinzia Catalfamo e la Fondazione Akbaraly
Nel 2009 scopre un tumore al seno che la spinge a dedicare la sua vita alla cura di migliaia di donne in Africa: è la storia di Cinzia Catalfamo, milanese di 49 anni, impegnata da venti nello sviluppo di progetti umanitari in Madagascar, Paese di cui è stata Console generale onorario italiano per 15 anni. Dal 2010, dopo essere guarita, Cinzia Catalfamo ha avviato con la Fondazione Akbaraly di cui è presidente il progetto “4aWoman”, realizzando due strutture e un’unità mobile per supportare la popolazione femminile malgascia nella sensibilizzazione e nella prevenzione dei tumori al seno e al collo dell’utero aiutando migliaia di donne e i loro bambini.
Il progetto CosmicHug
E’ un progetto artistico originale di Enrico Magnani che è iniziato a Praga nell’aprile del 2013. Oggi è diventato un progetto a lungo termine per essere presentato in diverse città del mondo a scopo benefico. Ogni anno, il progetto CosmicHug affianca e sostiene una nuova causa umanitaria creando attorno all’opera-mosaico, dipinta espressamente, un grande evento per dare visibilità, popolarità e per raccogliere fondi per la causa stessa. Ogni anno l’artista crea una nuova opera suddivisa in tante tessere come un grande mosaico. Le tessere sono poi acquisite dai collezionisti e portate in varie parti del mondo. Il mosaico si frammenta e si distribuisce, ma il legame ideale di appartenenza alla stessa opera rimane ed unisce le persone. Tante tessere e tanti proprietari tra cui l’artista stesso. Ogni opera diventa così il simbolo di un connubio ideale tra esseri umani, tutti uniti a sostegno di una nobile causa che va al di là dello spazio e del tempo.
L’opera CosmicHug 4aWoman
(a cura di Enrico Magnani)
Una gigantesca esplosione irrompe nel buio e nel silenzio dell’eternità. Il suono primordiale che ha dato origine alla creazione, l’OM, da allora si espande generando l’universo. Sono queste premesse dalle quali ho creato il CosmicHug No. 3, edizione 2015, per l’associazione umanitaria 4aWoman. Un grande Big Bang, raccolto su quarantanove tessere disposte a matrice di sette per sette, ha origine dalla tessera centrale che contiene nel suo centro l’antico simbolo OM in oro a 24 carati. Tutte le altre tessere contengono, incastonata e quasi invisibile, la forma dell’OM. Ogni tessera è così simile al padre, fatta a sua immagine e somiglianza e al tempo stesso unica e irripetibile, come tutti gli esseri umani. Nel buio cosmico, sette raggi dorati prendono origine dal centro: sono i sette raggi della creazione che attraverso ulteriori differenziazioni, producono l´immensa molteplicità, la meravigliosa ricchezza e varietà della vita manifestata nei mondi visibili e invisibili. Il numero 7, il più sacro in tutte le tradizioni, si ritrova anche nei sette colori dell’iride che ogni tessera contiene, in analogia con le sette note musicali, i sette chakra e i sette cieli. Il CosmicHug No. 3 è così un potente riassunto della creazione e del fatto che tutto è in tutto. L’OM è anche e soprattutto il suono che tutto cura e che rimette l’uomo in equilibrio con il cosmo. L’opera diviene così, in questa edizione in particolare, un grande talismano i cui frammenti si fanno idealmente ambasciatori dell’armonia universale e concretamente sostenitori della causa umanitaria dell’associazione 4aWoman.