NUDI
LE OMBRE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE
di Monica Morini e Bernardino Bonzani
compagnia Teatro dell’Orsa
1 FEBBRAIO ORE 19.00
Sala Carmeli (Via Galileo Galieli, 36 – Padova)
Un uomo e una donna si raccontano in scena, una coralità di personaggi, conflitti, confronti, testimonianze. Diversi punti di vista che compongono una drammaturgia organica intorno al tema: incesto, violenza domestica, violenza sessuale.
Le pieghe e le ombre della differenza di genere, della violenza maschile sulle donne, un plot narrativo che procede per accumulo, riportando diversi punti di vista di donne e uomini, un argomento oggetto troppo spesso di silenzio, dimenticanza, clamore fuorviante.
Un pugno in piena pancia, uno squarcio oltre le pareti domestiche e le facili esemplificazioni televisive, le denunce sui giornali e la saturazione mediatica priva di senso. Un continuo coinvolgimento emotivo, un canto ininterrotto sulla differenza di genere.
DIARIO DI UNA DONNA DIVERSAMENTE ETERO
di Giovanna Donini
compagnia Le brugole
15 FEBBRAIO ORE 19.00
Sala Carmeli (Via Galileo Galieli, 36 – Padova)
Ancora una volta, un testo divertentissimo e senza veli, uno spettacolo di racconti intimi e confessioni imbarazzanti, di richieste delicate e consigli segreti.
Uno spettacolo di donne e per le donne (ma anche per gli uomini, che possono comunque stare a guardare, infondo «è sempre stato il loro sogno erotico, no?»). Di drammi di donne – per l’appunto – diversamente etero.
Tutti i dubbi e gli interrogativi sul rapporto tra lesbiche: come fanno l’amore due donne? Si può capire quando una donna finge un orgasmo? Ma come si riconosce una lesbica? Dubbi che trovano risposte in spiegazioni scherzose e canzonatorie, perché infondo su questi temi non ci sono risposte giuste o definite, «non ve lo possiamo dire noi, ognuno lo fa come vuole!» La sessualità, o meglio, l’omosessualità femminile viene spogliata e analizzata sotto il suo aspetto più leggero e dissacrante, attraverso le memorie di una giovane adolescente che sente di non essere propriamente in linea con le altre sue coetanee, e attraverso gli aneddoti e i luoghi comuni tragicomici che orbitano attorno al mondo delle lesbiche.
Le Brugole sono una coppia di attrici che riescono, con i loro spettacoli, a parlare d’amore e di donne con un linguaggio comico e fresco, ma mai scontato o volgare. Tutte da scoprire, mettendo da parte ogni serioso pregiudizio.
AMORE E PSICHE
di Daria Paoletta – Tratto da Apuleio
compagnia Burambò
1 MARZO ORE 19.00
Sala Carmeli (Via Galileo Galieli, 36 – Padova)
“Amore e Psiche” arriva come un dono.
Una storia che racconta un amore travagliato e ostacolato dalla diversità dei due amati: Amore è un Dio mentre Psiche è una mortale, ma bella come una Dea.
Una saga di personaggi che dividono l’Olimpo dalla Terra, le divinità dai mortali, per scoprire che non c’è poi tanta differenza, gli uni assomigliano agli altri.
Una fitta “fauna” di personaggi popola il racconto: la Venere adirata, la Psiche innocente, l’Eros tradito, le aspre sorelle invidiose; e poi il re, la regina, la signora del popolo, sua figlia, i paesani, i tritoni… Un’ora di bravura attoriale con pochi eguali: un’ora nella quale si può saggiare come l’attore rivesta ancora un ruolo fondamentale nel complesso dell’azione teatrale. Il pensiero costante di Daria, che modula la voce, che rende vivi i personaggi, che infiamma la scena, la illumina, la rende vera. Ci sono i classici. Apuleio è uno di questi. Classici che non hanno età. Sono eterni e il loro tempo è l’eternità. Questi classici non sono del/nel passato e tantomeno sono passati: sono del/nel presente e sono ancora presenti. Un’ora che ci sottrae alle mortali grinfie di questo tempo tiranno, regalandoci, come Apuleio, una preziosa ora di eternità.
GROPPI D’AMORE NELLA SCURAGLIA
di Tiziano Scarpa
con Silvio Barbiero
15 MARZO ORE 19.00
Sala Carmeli (Via Galileo Galieli, 36 – Padova)
Dopo aver vinto il Premio come Miglior Attore al Roma Fringe Festival 2014, Silvio Barbiero riporta a Padova il suo spettacolo.
Il testo di Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Qui Scatorchio racconta del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti; un racconto grottesco, tra l’esilarante e il commovente, che non potrà non coinvolegere il pubblico fino alle viscere.
Pochi elementi in scena per rappresentare una storia ricca di elementi narrativi che non manca mai di sorprendere per l’originalità delle soluzioni messe in atto. Lo spettatore si trova così immerso in un mondo composto da suoni antichi ma pur sempre riconoscibili, da immagini, musiche che richiamano un mondo naif tracciato con pennellate severe e marcate.
Barbiero – Scatorchio è un incantatore, antico aedo e moderno clown, mimo eccezionale e poeta dello sfacelo. Il paese in cui vive è ogni nostra città, ingannata e tradita da amministratori faccendieri, pronti a fuggire dopo aver incassato sulla salute dei cittadini “amici, compaesani, compatrioti, sudditi”.
Uno spettacolo “indispensabile” per chiudere la rassegna “Teatroforum Donna”!
Teatro Ragazzi G. Calendoli ONLUS
Per informazioni e prenotazioni:
Micaela Grasso 3939812287
Renata Rebeschini 335277788