Quando la musica lirica entra in cucina e ispira piatti #gourmet
Dal 28 al 30 novembre, il primo food festival natalizio italiano in un museo
La Tosca, Il Barbiere di Siviglia, Don Giovanni e Roméo et Juliette: sono le quattro opere a cui si ispireranno gli chef di Taste of Christmas per la creazione dei “piatti lirici” dedicati ad AMO Arena Museo Opera di Verona. Dal 28 al 30 novembre, infatti, nella splendida cornice del Museo, prenderà vita l’evento natalizio di Taste Festival, il food festival internazionale che in tutto il mondo ha coinvolto più di 300.000 persone.
Evento unico nel suo genere in Italia, Taste of Christmas si prepara a proporre un’esperienza culinaria e nel contempo culturale, in cui l’atmosfera tutta incantata del Natale veronese, dei suoi sapori, dei suoi colori e decorazioni si sposerà con la musica lirica.
Per un evento unico ecco, quindi, che la scelta della location è ricaduta su un luogo affascinante ed esclusivo, AMO, il Museo di Fondazione Arena di Verona, vocato alla musica e alla cultura operistica ma noto per la sua eccezionale versatilità. AMO, nell’eleganza di Palazzo Forti, ha come obiettivo quello di valorizzare e far conoscere al grande pubblico la creatività e l’eccellenza dell’opera lirica italiana.
I piaceri della tavola, si sa, hanno sempre fatto parte della vita dei più importanti compositori; alcuni di loro si sono addirittura dilettati a creare il loro piatto particolare in una perfetta trasposizione dalla musica all’arte culinaria. Sulla scia di questo connubio magico tra cibo e musica, il genio, la creatività e la dedizione degli chef Elia e Matteo Rizzo (Ristorante Il Desco, Verona), Nicola Portinari (Ristorante La Peca, Lonigo, Vicenza), Leandro Luppi (Ristorante Vecchia Malcesine, Malcesine, Verona) e Giuseppe D’Aquino (Ristorante Oseleta, Cavaion Veronese, Verona) hanno deciso di ispirarsi a quattro grandi opere liriche per dare vita ad inedite portate.
“Il ritmo incalzante de Il Barbiere di Sivigliami ha sempre evocato un’energia ed una vitalità oltre misura”, spiega lo chef veronese Matteo Rizzo. “Ho, quindi, pensato di rappresentare in cucina questa grande opera di Gioacchino Rossini, creando un piatto, altrettanto intenso, che ho voluto chiamare L’Ovetto al Tartufo Bianco” .
Il dramma d’amore più tormentato narrato da Shakespeare è, invece, la musa ispiratrice di Nicola Portinari: “Il riso ai lieviti Bellaguardia, dolce, amaro, salato e acido racconta l’amore difficile dei due sfortunati amanti, esaltando sapori molto diversi, ma soprattutto in contrasto tra loro”, commenta lo chef che, per la sua portata dedicata ad AMO, si è, appunto, ispirato a Roméo et Juliette di Gounod. “L’acido, il dolce, il salato e l’amaro sembrano nati per respingersi, ma se si assaporano insieme, a contatto con il palato, succede tutt’altro: si fondono magicamente in un abbraccio d’amore. La differenza tra l’opera ed il piatto sta, infatti, nel lieto fine!”
La migliore ristorazione della città scaligera e del territorio coglie, quindi, l’occasione per celebrare il prossimo Festival Areniano e per preparare piatti ispirati al melodramma, alle sue suggestioni e ai suoi protagonisti. Così come hanno fatto anche gli chef Leandro Luppi e Giuseppe D’Aquino: il primo, con il suoCanederlo di patate, stracchino fondente e tartufo del monte baldo unisce la Passione e l’Avventura in un unico piatto rendendo omaggio a La Tosca di Giacomo Puccini; il secondo, invece, con la Ricciola, caprino, sorbetto al sedano, acqua di pomodoro del Piennolo si ispira ad uno dei massimi capolavori di Mozart, Don Giovanni.
Prendendo ispirazione dal concetto di visita guidata al museo, in cui il visitatore viene accompagnato alla scoperta del processo creativo che sta alla base della nascita di un’Opera Lirica, allo stesso modo in Taste of Christmas il pubblico sarà guidato attraverso un percorso dedicato.
Oltre all’atteso piatto AMO, ogni chef realizzerà, infatti, un menù di tre piatti ciascuno con cui dare “un assaggio” tutto natalizio della filosofia e creatività che li contraddistinguono in cucina, ispirando chi è a caccia di idee e suggerimenti da mettere in pratica per preparare piatti particolari e decorazioni con cui imbandire la tavola di Natale. Ecco qualche anticipazione: dalle Millefoglie di baccalà mantecato e gambero rosso di Matteo Rizzo alle Fra costine di maiale, cavolfiore, scalogni agri e salsa barbecue di Nicola Portinari; dal dolcissimo Passioncioccocaffè di Leandro Luppi ai Cappelletti di coda, pearà, riduzione al Cordevigo rosso, Spuma di Parmigiano di Giuseppe D’Aquino.
Le porte delle cucine di questi quattro chef si apriranno a tutti quelli che vorranno assaporare l’alta cucina natalizia, per una volta a prezzi abbordabili. Ogni visitatore potrà scegliere tra le 16 portate e comporre il proprio menù a base dei piatti che più lo ispirano e incuriosiscono, ad un costo compreso tra i 5 e i 12 Euro.
Oltre alla musica e al Natale, Taste of Christmas punta, inoltre, alla sostenibilità: si potranno degustare “piatti green” per metodo di cottura, ingredienti utilizzati, trasporto delle materie prime e preparazione. In linea con i temi di Expo 2015 legati all’energia per la vita, il festival intende infatti sensibilizzare il pubblico alla cultura di una cucina sostenibile. Ogni chef realizzerà un piatto da un lato di sostenibilità ambientale e dall’altro per l’energia positiva che il piatto stesso può generare in chi lo assaggia. Il risultato sarà quello che Taste ama definire Food Print.
Per tutti gli aggiornamenti su programma e biglietti www.tasteofchristmas.it