Ordini professionali: perché eliminarli?

L’Europa ce lo chiede da tempo: liberalizzate l’accesso alle libere professioni ed eliminate o riformate gli ordini professionali, perché?

"ordini professionali e albi"In Italia ci sono ben 18 ordini professionali, più 8 collegi. Questi ultimi sono stati creati per quelle categorie professionali alle quali si può accedere anche solo con diploma, ma che di fatto valgono come gli altri. Da tempo l’Europa ci chiede una formale liberalizzazione degli ordini e da tempo Silvio Berlusconi la promette.

Come sapete aveva provato ad inserirla anche nell’ultima finanziaria, ma gli avvocati del PDL, ben 80 parlamentari, rappresentando i 3 milioni di lavoratori appartenenti ad un ordine professionale, avevano minacciato di non votare la finanziaria se non fosse stata cassata la norma introdotta dal ministro Alfano. E così si è fatto. Ordini professionali accontentati. Con annessa polemica, naturalmente.

Ma come mai così tante difficoltà e come mai si chiede una riforma agli ordini professionali? Semplice. Gli ordini professionali chiudono di fatto l’accesso alla libera professione a quanti desiderano entrarvi e non sono ben accetti. Inoltre fanno cartello, imponendo per esempio un tariffario minimo per le categorie.

Inoltre il tirocinio obbligatori per accedere alla professione è considerato un vero e proprio lavoro gratuito. Il tirocinio che dura spesso qualche anno, non prevede una contribuzione minima poiché, coloro che lo svolgono, non hanno diritto ad uno stipendio fisso, al di fuori di un rimborso spese. Tra l’altro la regolamentazione di stage e tirocini e la loro contribuzione minima definita per legge, è una riforma che viene richiesta da più parti e dalla maggior parte dei lavoratori.

E ricordiamo quali sono i 18 ordini professionali e gli 8 collegi:

  • Consiglio nazionale del notariato
  • Consiglio Nazionale Ingegneri
  • Consiglio Nazionale Giornalisti
  • Consiglio Nazionale dei Chimici
  • Ordine Nazionale Forense
  • Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
  • Ordine Nazionale degli Attuari
  • Ordine Nazionale dei Biologi
  • Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri
  • Federazione Nazionale dei Veterinari
  • Federazione Nazionale degli Ordini dei Farmacisti
  • Consiglio Nazionale dei Geologi
  • Ordine Nazionale degli Agronomi e dottori Forestali
  • Ordine Nazionale dei Consulenti del lavoro
  • Ordine Nazionale degli psicologi
  • Ordine degli Assistenti Sociali
  • Ordine dei Tecnologi Alimentari
  • Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale
  • Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili

Ed ecco gli 8 collegi:

  • Collegio Nazionale degli Agrotecnici
  • Consiglio Nazionale dei Geometri
  • Collegio regionale e provinciale delle Guide Alpine
  • Federazione Nazionale del collegio degli Infermieri e dei Vigilanti dell’Infanzia
  • Federazione Nazionale dei collegi delle ostetriche
  • Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati
  • Consiglio nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati
  • Collegio provinciale dei tecnici di radiologia e relativa Federazione nazionale

Ciò che salta subito all’occhio è la presenza di un numero eccessivo di ordini: alcuni si potrebbero benissimo eliminare. Altri invece dovrebbero essere mantenuti: quelli legati alle materie sanitarie, per esempio. Inoltre manca un ordine fondamentale, quello degli insegnanti. Cosa succederebbe se gli insegnanti avessero un loro ordine professionale? Più regolamentazione senza tagli? Meno precariato?

 

 

4 Comments

  1. Clara

    Più che altro ci moltissimi ordini e moltissime categorie di lavoro che non hanno alcun tipo di ordine. Ciò è discriminante. O tutti o nessuno a mio avviso. Terrei solo ordine per lavoro in materia sanitaria.

  2. marina

    Vorrei fare alcune osservazioni, spero costruttive, in merito alla riforma degli ordini professionali.

    Queste osservazioni derivano dalla mia personale esperienza lavorativa.

    Tirocinio formativo :
    per quanto riguarda la professione di commercialista, limitare il tirocinio vuol dire mettere sul mercato professionisti incompetenti, la complessità della professione richiede almeno tre anni di esperienza sul campo, con un reale tirocinio su tutte le problematiche principali. Occorrerebbe introdurre dei meccanismi di garanzia per evitare che il tirocinante venga utilizzato solo come impiegato per gli adempimenti contabili e fiscali obbligatori.

    Per problemi sul lavoro ho dovuto fare una causa per danni professionali.
    L’avvocato che mi ha seguito sino al 1° grado si è rivelato un incompetente oltre che disonesto, ha steso un ricorso superficiale direi standard, nel senso di valevole per molti casi cambiando i dati anagrafici, ignorando del tutto la normativa specifica della materia, allegando la documentazione probatoria senza leggerla e quindi senza alcuna analisi nel ricorso stesso.
    Ha inoltre fatto delle richieste assurde al giudice di primo grado, non contento senza dirmi nulla ha preparato il ricorso in appello insistendo sulle stesse richieste e voleva che lo firmassi in bianco, forse perchè non vedessi le assurdità che aveva scritto.
    Per non parlare delle esose richieste delle sue parcelle, che avrebbe voluto ricevere in nero almeno in parte.
    Inutile rivolgersi all’ordine professionale costituito da avvocati come lui.
    Credo sarebbe utile limitare l’obbligo di farsi rappresentare da un avvocato, ad esempio in caso di assenza di richieste economiche o nel caso che il ricorrente abbia titoli e competenza per difendersi da solo almeno in primo grado.

    Spero che le mie osservazioni diano un contributo alla necessaria riforma degli ordini professionali.

  3. luca

    Ma per quale motivo dovete dire delle semplici epure balle cosmiche?
    L’Europa ci chiede di eliminare gli ordini?
    Ma dove?!

    In Francia, Germania, Spagna, Olanda, Belgio esistono degli organismi che sono a tutti gli effetti degli ordini professionali…..quindi chi vorrebbe toglierli? Il principato delle asturie?
    Gli ordini limitano l/accesso alla professione?
    Scusate ma se riuscite a laurearvi e a superare l’esame di stato chi vi impedisce di diventare avvocati, ingegneri, medici, farmacisti ecc ecc?

    A questo punto togliamo anche la laurea che limita enormemente l’accesso alla professione, non tutti hanno anni a disposizione da sacrificare per lo studio!

    1. admin

      Ciao Luca,
      intanto grazie per il tuo parere. Secondo me però è importante sottolineare alcuni aspetti fondamentali. L’Italia non è come il resto dell’Europa per quanto riguarda le liberalizzazioni. Prendiamo il caso dei farmacisti. Forse saprai che non bisogna essere farmacisti per possederne una. La licenza per la farmacia infatti può essere passata di padre in figlio. Questo ha portato in Italia casi piuttosto bizzarri per cui se si è iscritti ad un ordine professionale ma non si ha la laurea in Farmacia si può comunque possedere una farmacia. Viceversa un farmacista che non sia iscritto all’ordine non può assolutamente aprirne una e anche uno iscritto trova oggettive difficoltà.
      La verità è che gli ordini sono organismi auto-tutelati. In passato su questo sito abbiamo dato notizia di un’inchiesta di altroconsumo sugli avvocati che praticavano tariffe irregolari, cioé non previste dall’ordine, anche di 5000 euro oltre la tariffa massima.
      Sarai inoltre a conoscenza del caso Boffo. In quell’occasione un giornalista importante aveva pubblicato dei falsi sul proprio giornale recando danno ad un cittadino. Ciò è stato valutato dall’ordine con leggerezza, a confronto con le leggi di altri Paesi occidentali come gli Stati Uniti.
      L’apertura delle para-farmacie ha di fatto provocato un’abbassamento del costo dei farmaci. Ha creato libera concorrenza e per una volta protetto i consumatori. Non è che si voglia abolire gli ordini professionali, è che questi ultimi hanno impedito la nascita di una concorrenza in molti settori. Gli stessi giovani avvocati si lamentano del fatto che occorre un iter lunghissimo prima di potersi mettere in attività. Iter che che non ha nulla a che fare con la preparazione degli stessi. Perché fatta la laurea e l’esame di Stato sono bloccati nel praticantato per anni. Sono bloccati dal fatto che non possono abbassare le proprie tariffe oltre un certo limite, cosa che permetterebbe loro non solo di procuarsi clienti, ma anche di abbassare le tariffe per i cittadini.
      Una prova che gli ordini non vogliano riformarsi sta nell’ultimo episodio dei farmacisti. La liberalizzazione proposta dal governo Monti non aboliva l’ordine dei farmacisti, ma permetteva a quanti avessero i mezzi per aprire una parafarmacia di poter vendere medicinali di fascia C al loro interno. Parliamo di una fascia di mercato pari al 3% dei farmaci totali. E parliamo di farmaci venduti, anche all’interno di parafarmacie, da farmacisti regolari.
      Le giro la domanda. Come risolverebbe lei questi problemi?
      Grazie per essere intervenuto. Le auguriamo un felice e sereno Natale.

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