Non tutti i bastardi sono di Vienna, vincitore del Campiello 2011

"Non tutti i bastardi sono di vienna"

Non tutti i bastardi sono di Vienna, romanzo vincitore del premio Campiello 2011

Ambientato nel periodo storico della Grande Guerra lungo il Piave, a Caporetto, negli anni fatidici tra il 1917 e il 1918 “Non tutti i bastardi sono di Vienna”, vincitore del Campiello 2011, dello scrittore veneziano Andrea Molesini, racconta una storia di patriottismo e coraggio.

È il 30 ottobre 1918 e chi narra è Paolo, un giovane ragazzo rimasto orfano e ormai trasferitosi a vivere in casa dei nonni, a Villa Spada. Lì si stabilisce con il nonno, l’eccentrico proprietario della villa e la nonna Nancy, colta e raffinata matematica. Oltre a loro, nella dimora, sono presenti l’esuberante Giulia, nipote procace e forse un po’ folle; la zia Maria che tiene con mano salda la gestione della casa insieme alla cuoca Teresa, dura come un ceppo e al gigantesco Renato, custode da poco giunto all’abitazione.

Un giorno si presenta alle porte della villa un’unità militare nemica composta da Austriaci ed inizia, per gli abitanti della casa e del paese, un periodo di sofferenza e tristezza. Mentre l’Italia viene colpita dalla disfatta, il generale austriaco del commando che ha preso possesso della dimora degli Spada, il barone von Feilitzsch, intuisce che le sorti della guerra stanno per cambiare. Gli eventi narrati nel romanzo traggono spunto da “Il diario dell’invasione” di Maria Spada, prozia dell’autore e, per quanto rimaneggiati dalla fantasia dello scrittore, poggiano su un solido fondo documentale.

“Non tutti i bastardi sono di Vienna” è il libro di un esordiente, (benché in campo letterario Andrea Molesini abbia una grande esperienza soprattutto nella traduzione di numerose opere di poeti americani) che però ha saputo sbaragliare gli avversari più esperti e blasonati nel Campiello 2011. La giuria ha infatti scelto, nell’anno dei 150 anni dell’Unità d’Italia, un testo che possedesse forti connotati patriottici e grande realismo.

Una vittoria azzeccata anche per il piccolo Editore di gran classe Sellerio noto per aver pubblicato molti romanzi di Andrea Camilleri (quest’ultimo a sua volta vince il premio Fondazione Campiello 2011). Molesini riporta inoltre a Venezia il premio dopo 25 anni, poiché proprio di quella città è il vincitore. E lo fa nel migliore dei modi, raccontando una storia vicina alla sua Regione, ma capace anche di smuovere le coscienze e di unire tutta l’Italia.

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