Una grande rivoluzione è nell’aria per il settore del commercio, almeno per quanto riguarda l’Italia e le sue numerose città turistiche: negozi aperti di domenica e a sera tardi.
Chi di noi non si è trovata in difficoltà dovendo correre al negozio dopo l’orario di lavoro e lottare con gli orari di chiusura serali finendo con il non arrivare in tempo? Sarà capitato più o meno a tutti. E chi, magari viaggiando all’estero, non si è sorpresa a vedere in città come Parigi i negozi aperti fino a tarda notte o di domenica? Bene, da adesso, grazie ad un provvedimento di legge inserito nella Finanziaria, sarà possibile per le città d’arte o a vocazione turistica tenere le serrande dei negozi alzate fino a tarda sera o addirittura di domenica.
Le polemiche non mancano, naturalmente. Ve le ricordate quelle del primo maggio di quest’anno, quando alcune città, per far fronte alla crisi dei consumi, avevano deciso di tenere aperti i negozi anche durante la festa dei lavoratori? Quegli stessi protestano vivamente perché così si depauperano i lavoratori dei loro diritti. Osservatori internazionali però, primo fra tutti l’OCSE, hanno da tempo stabilito che a causa della nostra arretratezza culturale e sociale nell’ambito del commercio, i consumatori finiscono col perdere parecchi quattrini e molto tempo inseguendo gli orari di apertura (e soprattutto di chiusura) dei negozi che spesso non si adattano alle esigenze dei lavoratori e dei lavoratori flessibili, in particolar modo.
Ecco allora finalmente una norma che sembra farci avanzare sul cammino della civiltà? O dell’inciviltà. Ditecelo voi. Ilsitodelledonne lancia il proprio sondaggio su facebook: siete d’accordo oppure no su negozi aperti la domenica e fino a sera tardi?
Visto e considerato che il capo del nostro governo è proprietario di moltissime catene di vendita , si capisce subito a chi serve questa norma, non a poveri dipendenti strappati alle loro famiglie l’unico giorno che possono restare insieme. In Austria i negozi chiudono alle 18:00 tutti i giorni, al sabato pomeriggio e domenica CHIUSI. Non è morto di fame nessun Austriaco !!
Sono d’accordo con Giorgio.
Sembra che in questa società esistano solo i consumatori e che la loro priorità indiscussa sia quella di consumare, senza porsi alcun tipo di domanda.
I lavoratori, anche quelli del commercio, sono prima di tutto persone, in gran parte donne, che hanno “la pretesa” di vivere dignitosamente grazie al loro lavoro, per questo chiedono di avere tempi di vita umanamente sostenibili. Lavorare per vivere e non vivere per lavorare!
http://stefaniasartini71.interfree.it/index.html
Buona sera sono francese. Abbastanza stupito di vedere utilizato questo argomento di parigi con i negozi aperti la domenica per giustificare la stessa cosa in Italia. Dovete sappere che anche da noi in Francia ci sono dimostrazioni ogni domenica davanti dei noegozi apperti la domenica, e non solo dalla parte di sindacalisti. Sono cattolico e in Bretagna per esempio, da un anno, ogni domenica condotto una dimostrazione davanti un Intermarche. E altre dimostrazioni ci sono in Albertville, Perpignan, Angers, ….
nn capisco perchè i consumatori si continuino a lamentare di nn riuscire a fare gli acquisti durante l’orario stabilito,da noi, in particolare a Lecce i negozi aprono dalle 9 alle 13 e dalle 16:30 alle 20:30 abbondanti,si presume che chi lavori in uffici e via dicendo abbia sicuramente moooooooolto più tempo di noi,quindi al massimo dovremmo essere noi a lamentarci di nn poter usufruire degli enti pubblici in quelle poche ore di buco che abbiamo!!!ora ci tolgono anche la domenica e i giorni festivi,tra un pò inizieremo anche a dormire nei negozi per ottimizzare i tempi!!!
Lavoro in un supermercato aperto tutte le domeniche! E’ una tortura! Eravamo aperti dal lunedi’ al sabato dalle 8 alle 20 con orario continuato: mi pare che ci sia tutto il tempo per venire a fare la spesa! No?! Ora anche la domenica! Poi se invece devo andare al comune o all’ INPS devo rispettare i loro orari ridicoli, tipo 9-12 o al massimo un’apertura pomeridiana a settimana! Sono disgustato: strappare i lavoratori alle loro famiglie per i sogni di gloria delle aziende della GDO è veramente un’ingiustizia! E’ anche molto triste vedere che la gente che non ci lavora e non se ne rende conto e dice : “tanto ci sono i turni”! Glieli farei fare io i nostri turni! Siamo aperti un giorno in più e il personale è sempre lo stesso…..