Tre famiglie del tutto insolite con tutte le peculiarità delle famiglie moderne: il nonno Jai sposato in seconde nozze con la giovane straniera con tanto di figlio a carico, la coppia gay con figlia vietnamita adottata, e Claire, sposata con tre figli.
Una serie fatta a posta per mettere in discussione i luoghi comuni e scardinare le certezze di quello che è il fondamento della società e della civiltà umana: la famiglia. E tutto con lo stile del Mokumentary, il genere del falso documentario, che contribuisce a rendere l’insieme molto, molto strano.
Personalmente non amo la serie tv che va in onda su cielo e che l’anno scorso, come quest’anno, ha fatto incetta di emmy awards, i premi più prestigiosi cui una serie televisiva può ambire. E non la amo, non perché i personaggi non siano ben costruiti, gli attori recitino male o le tematiche siano troppo impegnative, ma perché la trovo fortemente straniante.
A confronto con la serie televisiva sulla famiglia più popolare degli ultimi anni in Italia, “I Cesaroni”, che ripropone il vecchio modello di famiglia allargata in stile soap opera, con intrecci fra fratelli e cambi al vertice dovuti più alle esigenze di prolungamento della serie malgrado le defezioni, che a uno stimolo contenutistico, queste famiglie veramente moderne sono caustiche e disilluse. Si scopre che nel mondo i tabù sono cambiati e ciò che una volta era proibito oggi non fa più tanto scalpore.
La serie mette in scena tre diverse realtà americane: una più classica, quella formata da Claire e Mitchell con i tre figli, un’adolescente, una cinica e un ingenuo; e due piuttosto insolite.Si generano divertenti situazioni che, malgrado il modo apparentemente impersonale con cui sono girate, sono godibili e fanno riflettere.
Una serie che, dopo la grande visibilità legata agli Emmy, promette di creare un cataclisma nella cattolicissima Italia che resta al palo anche in fatto di modernità sociale con tutti i numerosi lacci e lacciuoli imposti da un sistema politico piuttosto ipocrita che pretende di insegnare senza seguire gli insegnamenti. E così ecco le difficoltà burocratiche per le adozioni per i genitori single, le proibizioni per fecondazioni assistite, per le coppie di fatto, per le famiglie di genitori gay, per i matrimoni tra omosessuali. Nel nostro Paese il modello di famiglia che dà meno fastidio è quello dell’allargata, riproposta in tutte le salse in passato e oggi ancora molto popolare. Perché? Semplice, perché i nonni rimangono ammortizzatori sociali, le donne rimangono spesso a casa a badare ai figli e senza lavoro, i figli restano a casa fino ai trent’anni, bollati come bamboccioni, ma di fatto incapaci di costruirsi una vita a causa di lavori flessibili, insicurezze economiche e stipendi da fame.
Questioni sociali non indifferenti. Se infatti all’estero sono ormai accettate come normali certe famiglie così eterodosse, in Italia dà scandalo perfino l’adozione effettuata da una madre single.