La Madonna della Salute è una delle figure mariane più venerate in Italia, in particolare nella città di Venezia, dove è protagonista di una delle celebrazioni religiose più sentite.
La devozione alla Madonna della Salute nasce nel XVII secolo. A Venezia, tra il 1630 e il 1631, la peste decimò la popolazione. In risposta, il doge Nicolò Contarini e il Senato veneziano fecero voto di erigere una chiesa dedicata alla Vergine Maria, chiedendole intercessione per la cessazione della pandemia.
Con il calo dei contagi, la città attribuì la guarigione all’intervento della Madonna, consolidando così la tradizione che lega il suo culto alla protezione contro le malattie.
Questa chiesa è la Basilica di Santa Maria della Salute, progettata dal grande architetto barocco Baldassarre Longhena. Situata all’ingresso del Canal Grande, la basilica è uno degli edifici più iconici di Venezia, grazie alla sua maestosa cupola e all’elegante architettura, che sembra sorgere direttamente dall’acqua.
Ogni anno, il 21 novembre, Venezia celebra la Festa della Madonna della Salute. È un giorno di pellegrinaggio in cui migliaia di fedeli attraversano il Canal Grande su un ponte di barche appositamente allestito per raggiungere la basilica e rendere omaggio alla Vergine. La Madonna della Salute è un emblema di resistenza, fede e gratitudine, profondamente radicata nella cultura veneziana.
La Basilica di Santa Maria della Salute di Venezia e il Santuario della Beata Vergine della Salute di Monteortone, situato nei pressi di Abano Terme, sono due luoghi di culto distinti ma accomunati dallo stesso culto mariano. Entrambi i santuari nacquero come risposta a calamità.
Sia a Venezia che a Monteortone, i santuari furono costruiti come gesto di ringraziamento per l’intercessione mariana durante epidemie devastanti. Come nella peste di Venezia del 1630, anche a Monteortone, nel 1428, durante una terribile epidemia di peste, un uomo di nome Pietro Falco scoprì una sorgente termale con presunti poteri curativi e, su quel luogo, venne eretto il Santuario della Beata Vergine della Salute. Entrambe le chiese rappresentano un forte legame tra la comunità e la fede.
In questo territorio euganeo esiste, dunque, un legame indissolubile tra acqua e salute. Mai come alle Thermae Euganee e all’AbanoRitz, l’acqua si rivela un elemento vitale, rigenerante e dotato di proprietà curative, capace di collegare spiritualità e salute, tradizione e territorio.