Anche gli uomini sono geneticamente predisposti a diventare papà: hanno cioè l’istinto di paternità.
Credevate che solo le donne fossero geneticamente codificate per avere figli e fossero le uniche ad avere un istinto naturale a prendersi cura dei figli, il cosiddetto istinto di maternità? Invece anche gli uomini possiedono qualcosa di simile. Come mamme non vene siete mai accorte? Non avete notato un cambiamento palese nel carattere di vostro marito mentre tiene in braccio il pupo?
Forse non è così evidente eppure le ricerche di Christopher Kuzawa della Northwestern University condotta su 624 padri ha dimostrato che in loro avveniva una mutazione ormonale che li trasformava da machi in mammi. Diminuisce infatti il testosterone e i maschi automaticamente vanno in modalità babbo. Non sono più cacciatori ma si riducono ad allevatori, di prole si intende.
Questa notizia così divertente sbugiarda alcune massime maschiliste di cui il machismo si è fatto grande fino ad ora, del tipo l’uomo è cacciatore per natura. Può anche essere ma di fatto è progettato per diventare padre e occuparsi dei figli. Ora se non si comporta in questo modo finalmente potremmo dargli dello snaturato. E potremmo colpevolizzare il suo mancante senso di responsabilità a ragion veduta, ora che si è scomodata la scienza per richiamarlo ai suoi doveri.
Contemporaneamente si apre anche il dibattito sui ruoli all’interno della famiglia, tema molto serio in Italia in questi anni. Ora che il padre possiede lo strumento legale del congedo di paternità e l’investitura scientifica dell’istinto paterno non potrà certo più trincerarsi dietro scuse banali come “La madre sei tu, tocca a te”. Cari signori, voi siete padri: tocca a voi.