Le donne dell’Islam si ribellano e diventano femministe. Tutto nasce dalle dichiarazioni al giornale spagnolo El Mundo di Ndeye Andujar e dal servizio dedicato all’Unione delle donne mussulmane di Spagna.
Dice la cattedratica Andujar, una delle più influenti donne mussulmane d’Europa: “In pieno XXI secolo non c’è neanche una donna nella Cie (Commissione islamica iberica) incaricata di negoziare col governo spagnolo”.
Isabel Romero, femminista e direttrice dell’Istituto Halal rincara: “Non c’è una sola donna negli incarichi direttivi della Ucide e della Feeri, le due maggiori federazioni di musulmani; questa stagnazione è l’ambiente favorevole alla diffusione della visione più rigorosa e integralista dell’Islam, molto minoritaria”.
L’unione delle donne mussulmane rivendica il diritto di avere delle rappresentanti negli organi politici e di rappresentanza di queste comunità in Spagna. Si calcola che siano 600 mila le donne mussulmane di seconda generazione o convertite oggi presenti nella penisola Iberica. Un segno che le donne mussulmane occidentali non ci stanno a vedere calpestati i propri diritti di fronte alla politica maschilista che da sempre impernia l’Islam più fondamentalista.
Sarà un buon segno oppure no? Leggete il resto della notizia qui.
Scritto da F.M.