Le prime luci del mattino, nuovo libro di Fabio Volo, ha per protagonista Elena, una donna insoddisfatta del suo matrimonio e, più in generale, della sua vita.
Come sempre lo scrittore pluri-affermato punta sul valore dei sentimenti, disegnandoli sulla pagina senza giri di parole, in modo sincero e semplice per attrarre il pubblico. E soprattutto, anche in questo caso, il pubblico femminile.
Il nuovo romanzo in uscita il 14 ottobre, ma già disponibile su Unilibro con il 15% di sconto e la possibilità dell’anteprima delle prime pagine, è un libro su una donna che sente che il suo matrimonio si è smarrito sulla strada della felicità divenendo una quotidiana routine senza passione e sentimento “Non viviamo insieme, insieme ammazziamo il tempo” dice la protagonista nel testo. Ma Volo sembra dare al suo personaggio una seconda chance per vivere appieno la sua esistenza attraverso un incontro inaspettato. Ciò che deve fare è smettere di pianificare tutto e buttarsi nella vita assaporando il brivido della caduta e godere dell’impatto meraviglioso con l’acqua. “Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io.” Afferma ancora Elena.
A differenza che nei suoi libri precedenti Fabio Volo compie l’analisi della psicologia femminile in modo completo, esprimendo tutti i lati, anche quelli più spinosi. Ci sembra anche più cresciuto.
Smessi i panni del trentenne difficile, Volo si prova a raccontare ora il matrimonio: un passo importante che spesso è vissuto con superficialità da parte delle giovani coppie, per sfuggire alla solitudine come se fosse una necessità sociale. Senza di esso siamo veramente scomunicate dal mondo? Spesso la scelta di sposarsi coincide con una palese dimostrazione di fragilità non con la piena realizzazione della propria esistenza. Su questo in buona sostanza ci interroga questo romanzo.
Non ci resta che attendere quindi la presentazione del romanzo a Roma.
Il libro di Fabio Volo me ne ricorda un altro (scritto meglio e molto, molto più interessante e che consiglio): Cronache di una signora qualunque, di Miria Spada. Sembra che Volo si sia molto (forse troppo) ispirato a quest’ultimo negli obiettivi fin’anche nella presentazione che sto giusto riguardando in questo momento, mentre scrivo. Trovo che Volo, al contrario della Spada, abbia trattato il problema banalmente e con superficialità, oltre che cercare di farle in verso…