Il lato umano del Governo ha il volto di Elsa Fornero, Ministro del lavoro, che ieri, alla conferenza stampa si è commossa mettendosi a piangere quando si è trattato di pronunciare la parola “sacrifici” relativa alla riforma delle pensioni delle donne e degli uomini.
Oggi il pacchetto varato ieri dal Consiglio dei Ministri inizierà il suo iter in Parlamento e stasera Mario Monti interverrà alla trasmissione “Porta a Porta” di Bruno Vespa per la prima intervista da talk.
La riforma delle pensioni delle donne, che in questi mesi è stata cambiata varie volte tra vari dictat di sindacati e partiti di destra e di sinistra, è solo una delle numerose riforme che lo Stato italiano deve attuare per accontentare la Germania e la Merkell. Una volta attuate queste misure, che di certo non si esauriscono con quelle presenti nel primo pacchetto, la palla rimbalzerà una volta per tutte fra le mani della Cancelleria che fino ad oggi si è sempre messa di traverso quando si è parlato di produrre maggiore liquidità per salvare l’Europa e cioè far emettere alla Banca Europea del denaro attraverso gli “Eurobond”
Ma se Monti riuscirà nel difficile compito di attuare le riforme richieste, la Merkell si accontenterà? Difficile dirlo. Una cosa è certa, se non lo dovesse fare l’euro potrà dirsi finito. Ciò che l’Italia sta attuando infatti va verso una politica finanziara comune. E per avere tale politica bisognerà ad un certo punto, dopo aver riparato toppe e buchi e assestato i bilanci, permettere a tutti gli Stati membri di avere la stessa opinione.
A quel punto qualcuno potrebbe avere qualcosa da ridire sul modo in cui la Germania e la Francia hanno provveduto a salvare le loro banche con i soldi comuni.
Insomma, la rigidità e la trasparenza, richieste ai Paesi dell’area Euro e ai debiti sovrani deve a maggior ragione valere per le banche e il sistema finanziario.
Comunque non è detto che nonostante le lacrime versate dalla Fornero i cittadini italiani siano disposti a versare loro il sangue necessario per salvare l’Unione Europea e la moneta unica.
Bisogna essere consapevoli del fatto che in mancanza di misure adeguate e immediate l’unico scenario possibile è la dissoluzione dell’euro e forse la più grande crisi economica mai capitata in tempi moderni in Europa e America.
