Un recente sondaggio conferma quello che tutti si aspettavano: le donne leggono più degli uomini.
Secondo l’Istat il peso e il numero dei lettori italiani nel 2010 è aumentato dell’1,7%. Il 46% circa degli italiani intervistati, dai 6 anni in su, ha dichiarato che nell’arco del 2010 ha letto almeno un libro al di fuori della scuola o della professione. Dati incoraggianti per la nostra popolazione, generalmente restia a prendere in mano un volume di qualsiasi tipo.
Sono però le donne, assieme ai ragazzi, i veri protagonisti del cambiamento. Le donne leggono più degli uomini. Si tengono informate attraverso i libri. Li sfogliano leggendo storie appassionate ed aumentando la propria cultura. Mai come in questi tempi è necessario che aumenti la consapevolezza del valore femminile tra le stesse donne. Il 53,1% dei lettori totali in Italia è donna, contro il 40,1% che è fatto di maschi.
Il prototipo della lettrice? Facile: donna, del centro nord, laureata.
Anche la geografia rivela le profonde differenze anche culturali presenti nel nostro Stato tra Nord e Sud. In media i lettori a settentrione sono il 50% della popolazione, mentre al meridione solo il 37%. I ragazzi in generale sono quelli che leggono di più.
Infine il dato statistico certifica che chi possiede una scolarizzazione più alta è anche propenso a leggere di più. Leggono di più quindi le donne altamente scolarizzate, manager, professioniste e laureate. Chi insomma ha potuto appassionarsi proprio grazie alla scuola al mondo della lettura.
Dati incoraggianti se si pensa che nonostante l’alto livello di alfabetizzazione delle donne, misurato anche dal fatto che le donne leggono più degli uomini, molte di loro sono collocate fuori dai vertici della vita politica ed economica della società.