Suscita scalpore il caso di Laura Maggi, barista definita la più sexy d’Italia e forse del mondo.
Qual’è lo scandalo? Apparentemente nessuno, tranne il fatto che il suo caso è stato trasformato in una notizia degno di finire su telegiornalacci o su altri, più pubblici, come quelli RAI.
La non notizia è che questa donna avvenente, che serve in un bar di Bagnolo Mella in provincia di Brescia, è stata notata da alcuni giornali all’estero: il Daily Mail l’ha messa in un articolo dal titolo Sexpresso e una televisione francese ha fatto un servizio su di lei.
34 anni, in gioventù Laura Maggi aveva provato a sfondare senza successo come modella mentre oggi fa furore dietro, sopra o intorno al bancone prendendosi una rivincita e pubblicando un proprio sexy-calendario. Laura è stata anche una ragazza madre che ha trovato il modo di sfruttare la propria immagine attirandosi le ire delle donne del comune bresciano in cui si trova il bar in cui lavora. Avventori quasi tutti maschi e scene assurde il venerdì sera con pattuglie speciali di vigili per gestire il traffico intorno al locale. Non sogna di fare tv, ma farebbe volentieri un’eccezione per l’Isola dei Famosi.
Le donne e la cultura maschilista
Ora, per chi si batte tutti i giorni per combattere l’immagine di una donna-oggetto che fa carriera o genera guadagno grazie alle proprie curve, Laura Maggi rappresenta sicuramente un esempio negativo. Negativo perché non si parla di una donna di spettacolo, ma di una lavoratrice qualunque che ha fatto propri i messaggi culturali lanciati per decadi dal mondo del tubo catodico al mondo reale. Ciò che tutti credevano vero solo per certi ambienti (escort e tv) è diventato improvvisamente reale anche nel bar dietro l’angolo, quello in cui si va il sabato sera per stare con gli amici.
Sicuramente ora la notorietà di Laura Maggi aumenterà. Questa moderna Bocca di Rosa non sembra farsi sconvolgere da queste affermazioni. Si potrebbero certo tacciare come invidiose le molte donne del bresciano insorte per il modo di porsi di questa barista. Eppure ci sembra che il caso sia abbastanza grave da parlarne perché divenuto ormai un argomento di costume e cultura.
Così, come sempre, giro la domanda alle nostre lettrici: come la pensate a riguardo? Laura Maggi è una moderna boccadirosa da condannare, il frutto di una cultura maschilista o al contrario un esempio da emulare?