La donna, il gioiello e il Kitsch: il movimento del ‘900 per raccontare l’arte e l’ornamento

A Padova dal 4 Novembre al 22 dicembre si terrà una mostra dal titolo “Kitsch tra arte e ornamento”.

"kitsch tra arte e ornamento"Dieci artisti della gioielleria esposti a Padova per celebrare il mito del Kitsch, il movimento postmoderno che ha fatto della paccottiglia e della bigiotteria un vero oggetto dei desideri. Il connubio tra donna e gioiello ha trovato in passato e trova oggi espressioni le più diverse. Si va dal prodotto di altissima gamma e del lusso, alla paccottiglia e alla bigiotteria che potremmo definire Kitsch. Ma cos’è veramente il Kitsch, solo il cattivo gusto della borghesia che non può fare a meno del patetico?

Quella del Kitsch è un’arte tutta concentrata sull’estetica. Fu Hermann Broch con intento spregiativo a coniare il termine in un suo celebre saggio del 1933 cercando di contrapporre l’arte post-romantica a quella classica nel tentativo di superare e separare le due scuole. Nato sul finire del 900 il movimento ha visto alla fine del secolo scorso una nuova esplosione raggiungendo punte di neo-barocco, neomanierismo e neosimbolismo.

Realtà e finzione risultano fuse insieme all’interno di questa corrente. Un nuovo immaginario mette assieme la memoria e la sua deformazione, la precisione e il vago, l’orrore e il piacere, il mito e il miticismo, l’ironia e il sarcasmo per reinterpretare il mondo e, in un certo senso, sdrammatizzarlo offrendo al fruitore una rappresentazione in sé conclusa, semplice, lineare ed interpretabile in un unico senso, spesso quello sentimentale. Le piccole cose di pessimo gusto, così le definiva Guido Gozzano in una sua celebre lirica.

Ora 10 artisti che potremmo inserire in quella corrente trovano spazio mostrando al pubblico le proprie creazioni per farsi portatori di un modo di un’interpretazione raffinata della gioielleria. E forse in nessun altra arte come in quella orafa e del gioiello, il kitsch può trovare essenza più naturale e gradita perché l’arte e la sua applicazione si sposano perfettamente negli intenti.

Non arte deteriore, ma arte che alla bellezza sublime seppe dedicarsi completamente fino a raggiungere l’eccesso anche nella perversione, sacrificando valori quali l’armonia e l’equilibrio.

Così dice Graziella Folchini Grassetto:

L’arte contemporanea registra questo ritorno all’estetismo arricchito di significati ed esperienze filosofiche, psicanalitiche e sociali elaborati nel corso del Novecento.

Gijs Bakker, David Bielander, Helen Britton, Jant Je Flieschuut Tanel Veenre e tanti altri esporranno i loro gioielli a Padova in via Dei Soncin. L’inaugurazione si terrà Giovedì 3 novembre.

 

Offerte AbanoRitz