La #corruzione non è femmina

Una maggiore presenza di #donne in posti di #responsabilità significa meno corruzione

la corruzione non è femmina

 

Nonostante questa affermazione vada dimostrata, nella percezione degli italiani è già un dato di fatto.

Nell’ambito di una ricerca condotta per conto della Fondazione Bellisario, alla domanda “Dovendo scegliere a chi affidare la gestione dei fondi pubblici tra un uomo e una donna a parità di competenze, chi sceglierebbe?il 48% degli intervistati (oltre 500 persone) ha risposto che si affiderebbe ad una donna. Meno della metà, circa il 21%, ha affermato che si affiderebbe ad un uomo. La quota di chi sceglierebbe una donna, se limitata alle risposte dell’universo femminile, sale al 57,5%.

La ricerca è stata presentata presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma lo scorso 21 maggio dalla presidente della Fondazione Bellisario, Lella Golfo. Presenti ospiti illustri come Raffaele Cantone e il vice ministro socialista Riccardo Nencini. Vedi locandina >>>

La ricerca conteneva altri quesiti dai quali emerge che il 64% degli intervistati ritiene che l’ascesa al potere delle donne potrebbe migliorare i livelli di onestà e correttezza (73% tra le sole donne).

Il problema è che ad oggi, ai vertici di società ed istituzioni, la presenza femminile continua a rimanere minoritaria nonostante l’entrata in vigore della legge 120 del 2011 sulle quote nelle società quotate e partecipate. La legge porta proprio la firma del presidente della Fondazione Bellisario e grazie ad essa ben 596 donne siedono nei consigli di amministrazione, 381 i sindaci donna.

Lella Golfo

Lella Golfo

Elisabetta Tripodi

Elisabetta Tripodi

La presidente della Fondazione Bellisario spiega: “Esistono peculiarità femminili che ci rendono meno inclini alla corruzione, siamo più affidabili, più prudenti e oculate nell’uso del denaro e nelle spese, essendo da sempre amministratori delegati delle loro famiglie”. Servirebbe una vera rivoluzione culturale, magari ribaltando e aggiornando lo slogan con cui John F. Kennedy sconfisse Richard Nixon: “Compreresti un’auto usata da quest’uomo?” e prendendo ad esempio donne come Gabriella Acerbi che nelle intercettazioni di mafia capitale veniva definita “poco disponibile” oppure figure come l’ex sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, che presente al convegno ha affermato che bisogna puntare sulla leadership etica, portare avanti esempi virtuosi e mettere all’indice quelli vergognosi sradicando il seme dell’impunità.

 

Chi era Marisa Bellisario? >>>

Marisa_Bellisario

Marisa Bellisario

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