Che cos’è la cellula #staminale?
Le cellule staminali sono le cellule capostipite, progenitrici, che sono all’origine di tutte le cellule differenziate e specifiche di un organismo adulto. Infatti il nostro organismo, come quello di tutti gli animali, funziona grazie alla presenza di cellule di tipo diverso che svolgono funzioni diverse. L’aggettivo staminale deriva dal latino stamen, staminis, che significano tronco, ordito, filo.
Esse rappresentano una delle più importanti scoperte nella storia della medicina. Il potenziale di applicazione terapeutica delle cellule staminali potrebbe condurre ad una vera e propria rivoluzione in medicina, paragonabile persino, nei suoi effetti sulla salute della gente, a quella rappresentata dalla scoperta degli antibiotici. Le cellule staminali sono un argomento di grande attualità sia per la ricerca scientifica che per i temi che tocca.
La ricerca in questo settore sta facendo passi da gigante: non passa giorno che non vengano pubblicate decine di nuove ricerche. Perché? Per tanti motivi, primo tra i quali la possibilità di accedere a nuove frontiere della terapia, grazie alla proprietà intrinseca di queste cellule di generare tessuti che compongono il nostro organismo. In secondo luogo, ma non meno importante, lo studio delle staminali apre una finestra sulla nostra storia biologica: su come diventiamo, quello che siamo e su quali meccanismi determinino che un organismo complesso si sviluppi sull’apparente semplicità di un embrione composto da due cellule.
Quando entrano in gioco le cellule staminali?
Le cellule staminali entrano in gioco principalmente in due occasioni:
– durante lo sviluppo e l’accrescimento producendo le cellule che costituiscono l’individuo adulto;
– quando le cellule dei tessuti sono danneggiate o usurate, dando luogo alle cellule di sostituzione.
Come riconoscere una cellula staminale?
Riconoscere una cellula staminale non è semplice: infatti, proprio perché non ha un’attività specifica è difficile identificarla tra le altre.
Mentre le altre cellule del nostro corpo hanno un aspetto che aderisce alla loro funzione e gli strumenti per eseguirla, le cellule staminali non hanno quasi né l’una né l’altra. Una delle frontiere della ricerca riguarda proprio lo studio delle tecniche per isolare ed identificare al meglio queste cellule.
Le caratteristiche fondamentali:
– non hanno una attività specifica all’interno dell’organismo, se non quella di costituirne una riserva;
– sono in grado di riprodursi molte volte, dando origine a cellule identiche a sé stesse;
– in presenza di appositi stimoli si trasformano in cellule con funzioni specifiche, ad esempio una cellula del muscolo, del cervello, del rene, del fegato, del pancreas, ecc.
Quanti tipi di cellule staminali esistono e dove si trovano?
Le cellule staminali sono presenti in tutti gli organismi e si dividono in diverse tipologie, a seconda che siano in grado di dare origine ad una o più tipi di cellule. Le classi principali sono:
Cellule staminali uni-potenti, quando possono dare origine ad un solo tipo di cellula. Ad esempio, nel midollo osseo, esistono cellule staminali che sono in grado di dare origine solo ai globuli rossi e non ai globuli bianchi.
Cellule staminali multi-potenti, quando possono dare origine a più tipi di cellule. Nel midollo osseo esistono delle cellule staminali da cui originano più tipi di cellule staminali uni-potenti, esempio quelle che danno origine ai globuli rossi e quelle per i vari tipi di globuli bianchi.
Cellule staminali toti-potenti, quando danno origine a tutte le possibili cellule di un determinato organismo. Attualmente è noto che solo le cellule che compongono l’embrione ai primi stadi di vita, cellule staminali embrionali, possiedono questa capacità. La differenza tra queste cellule risiede nel grado di specializzazione. Infatti, prima che una cellula diventi adulta e con una funzione diversa, deve passare attraverso fasi diverse di specializzazione. Le cellule staminali toti-potenti danno origine a più cellule staminali multi-potenti, ciascuna delle quali dà origine a determinate cellule staminali uni-potenti che, infine, producono le cellule adulte. Le cellule staminali comunicano tra loro mediante segnali chimici, scambiandosi informazioni ed istruzioni. Sono proprio questi segnali chimici a dire ad una cellula staminale quando deve attivarsi. Questi segnali vengono prodotti dalle cellule vicine durante lo sviluppo o dal rilascio di sostanze dovute al danneggiamento o alla mancanza di determinate cellule.
Identificare le istruzioni per le cellule staminali è uno dei punti chiave della ricerca per produrre in laboratorio questi meccanismi. In questo modo si potranno ottenere in vitro dei tessuti per il trapianto, o addirittura, sfruttare queste molecole per terapie da somministrare nell’uomo e per stimolare la crescita controllata di un organo danneggiato, in modo che non si trasformi in un tumore. Sono obiettivi ancora lontani da raggiungere ma le conoscenze attuali ci fanno pensare che non sia fantascienza