Se la casa che vorremmo acquistare è già sottoposta a ipoteca, conviene l’accollo o un nuovo mutuo?
Ecco qualche consiglio per scegliere bene.
di Veronica Benigno
L’avete trovata: la vostra futura casa. È perfetta, se non fosse che il precedente proprietario non ha ancora estinto il suo mutuo e, quindi, l’appartamento è ancora gravato dall’ipoteca. Cosa fare dunque? Prima ipotesi è, per esempio, quella di sottoscrivere un nuovo finanziamento mettendo Barclays e i suoi mutui a confronto con quelli di Cariparma, CheBanca! o delle altre banche per scegliere il più vantaggioso.
Un’altra possibilità, invece, è quella di procedere con l’accollo del mutuo già esistente, prendendo quindi in carico quello già stipulato dal precedente proprietario e estinguendone direttamente le rate. Questo metodo di subentro, ovviamente più comodo e immediato, è definito attualmente dalla legge 40/2007 conosciuta come Legge Bersani. Ma quale delle due eventualità è in fin dei conti preferibile?
La domanda è molto diffusa tra chi compra casa e si trova in una situazione analoga, e non sempre si trova una facile soluzione, come testimoniato anche dai diversi forum delle Associazioni dei consumatori, quellio di Adusbef, per esempio. La chiave, probabilmente, è fare chiarezza su cosa sia e come funzioni l’accollo: ecco un piccolo vademecum.
Accollo: di cosa si tratta
L’accollo è il passaggio di un mutuo da un intestatario all’altro, nella fattispecie dal vecchio proprietario che vende al nuovo che compra l’immobile. Chi subentra sarà responsabile del rimborso del debito rimanente, alle condizioni pattuite dalla banca col vecchio titolare del finanziamento.
Tipologie di accollo
Esistono due tipi di accollo. Quello liberatorio, che solleva completamente il venditore da ogni dovere verso la banca; e quello cumulativo, che invece vincola sia il venditore che l’acquirente nei confronti dell’istituto finché il debito non sia stato estinto. Segni particolari di entrambe le opzioni: l’accollo liberatorio viene concesso solo se chi subentra dimostra di essere pienamente affidabile; quello cumulativo fa sì che la banca possa rivalersi su venditore e acquirente insieme qualora qualcosa andasse storto.
Vantaggi dell’accollo
Il debito di cui ci si fa carico con l’accollo consente a chi compra casa di avere un sostanzioso sconto sul prezzo dell’immobile, elemento che peraltro è giusto far pesare nella fase di trattativa. L’accollo si dimostra vantaggioso soprattutto quando si subentra direttamente al costruttore e non a un privato, perché è probabile che l’impresa costruttrice abbia spuntato delle condizioni più favorevoli nei confronti dell’istituto di credito, le quali verrebbero ovviamente trasferite a voi. Infine, questa opzione permette di non spendere soldi sull’apertura dell’istruttoria, sulla perizia e sull’intervento del notaio: tutte cose già fatte dal precedente proprietario.
E se fosse meglio un nuovo mutuo?
Casa vostra, regole vostre? Niente di male: potreste definire voi con la banca le condizioni contrattuali più adatte al vostro profilo creditizio, fissando nuova durata, nuovo importo, nuovo tasso, e così via. Fondamentale in questo caso confrontare non solo le migliori offerte di mutuo sul mercato, ma anche la reale convenienza di queste rispetto all’accollo. Chi confronta risparmia!