Si parla tanto di quote rosa e parità dei sessi sul lavoro. Ora, posto che il concetto stesso di quote rosa non dovrebbe esistere, perché non bisognerebbe nascondere dietro a una simpatica etichetta una cosa che dovrebbe essere ovvia (cioè assumere e far crescere professionalmente le donne tanto facilmente quanto i colleghi uomini), andiamo oltre. La parità dei sessi è un po’ una cavolata se intesa nel vecchio modo, nel senso che uomini e donne sono diversi, quindi non si possono mettere sullo stesso piano per tutto. Vanno apprezzati per le loro peculiarità, anche quelle legate al sesso.
Si dovrebbe sviluppare una maggiore consapevolezza dei punti di forza di ognuno, e costruire dei percorsi adatti alle peculiarità, perché nessuno dovrebbe snaturarsi: un uomo nel mondo del fashion non dovrebbe essere additato dagli pseudo-machi e una donna imprenditore non dovrebbe diventare una mezza uoma!
Le donne hanno un talento legato al loro essere donne, delle abilità tipicamente femminili che possono essere un valore aggiunto in tanti lavori, ma purtroppo c’è una generale miopia e si relega spesso la figura femminile a pochi parametri stereotipati. Tipicamente, la segretaria è donna perché è gentile e ordinata. La commessa è donna perché ha buon gusto ed è cortese. Queste cose sono diventate dei paletti ancora duri a morire (basta guardare tanti annunci di lavoro…o semplicemente darsi un’occhiata intorno a chi ricopre tipicamente questi ruoli). E bene, sono già stati detti e scritti fiumi di parole in merito. Le cose devono cambiare concretamente, e ognuna di noi deve farlo nel suo piccolo, perché rompere certi clichè non è una cosa che parte dall’alto, ma nasce da una prassi diversa adottata da tutti, in primis da noi che siamo le dirette interessate.
Quindi..come far emergere il nostro punto di forza femminile al lavoro?
Pochi passi. Da fare uno alla volta.
- Osserva se e in che modo, sul tuo posto di lavoro c’è una forma di resistenza alla professionalità femminile. Può essere nelle comunicazioni tra colleghi e/o superiori, nelle relazioni e rapporti di potere, nella suddivisione delle attività e delle responsabilità.
- Pensa a quali sono i tuoi punti deboli e individua almeno due modi per lavorarci su. Esempio: sei eccessivamente sensibile? Frequenta persone dal carattere forte e impara da loro come schermarti. Oppure, trova un modo indirizzare questa sensibilità altrove (es. volontariato) in modo da scaricare la tensione dal posto di lavoro.
- Pensa ai tuoi punti di forza, le cose che ti rendono diversa dagli altri, quelle che ti danno una marcia in più. Pensa in cosa potrebbero esserti utili sul lavoro e mettile in luce, non perdere occasione per dare il tuo contributo e farti valorizzare ancor di più.
- Ridisegna l’immagine di te che vuoi dare, immaginala bene nella tua mente e replicala nella realtà di tutti i giorni, in modo coerente ed efficace.
- Impara a riconoscere i pensieri e le emozioni negativi che ti toccano di più nella vita di tutti i giorni. Focalizza gli effetti che hanno e depuratene. Arrabbiarti per le cose che accadono nuoce solo a te. Lascia stare il problema, concentrati sulle soluzioni.
- Fai dei corsi o leggi dei libri di leadership e di crescita personale, aiutano moltissimo a prendere consapevolezza delle proprie capacità e ad acquisire sicurezza.
- Crea alleanze strategiche. Fare le cose da soli è più difficile, se hai alleati dentro e fuori l’azienda puoi avere più consigli e più supporto. Allarga la cerchia delle tue conoscenze strategiche iscrivendoti a qualche gruppo o associazione dove puoi fare networking, anche al femminile. Trova dei mentori, degli esempi da seguire. Sarà molto più facile trovare le giuste soluzioni ed evitare errori.
Pochi passi. Anche semplici se presi uno alla volta. Ma vedrai effetti immediati!
Go Girl!
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