Le 6 domande più importanti per avviare un business
Carissime amiche e carissimi amici,
vorrei iniziare questo mio nuovo post su IlSitoDelleDonne.it dandovi un’idea di quali sono le domande giuste da farsi quando vogliamo lanciare un nuovo business o un nuovo prodotto. Sono le domande più comuni ma, allo stesso tempo, alle quali spesso si risponde in modo superficiale mettendo a rischio il risultato del nostro lavoro.
1) L’idea di business può funzionare?
Abbiamo una idea che ci sembra stupenda, quella che potrebbe far svoltare le sorti economiche dell’azienda. Non ci sembra vero e vorremmo avere immediatamente un riscontro da parte di chiunque! Ci buttiamo a capofitto nel “fare” e non ci preoccupiamo di altro.
Stop!
E’ meglio usare tutto l’ entusiasmo per scoprire se la nostra idea può veramente funzionare o se è bellissima ma è meglio che, per il momento, resti nel cassetto.
Facciamo una bella analisi per capire se qualcuno sarebbe disposto a pagarci per avere quello che abbiamo pensato; poi cerchiamo altri che offrono la stessa cosa e, se li troviamo, scopriamo in che modo lo offrono (se non li troviamo facciamoci in ogni caso due domande sul perché non ci sono). E alla fine, anche se non meno importante, informiamoci sulle tendenze del mercato in cui lavoriamo, cosa piace, cosa piacerà e cosa non piace proprio più.
Siamo ancora convinti che la nostra idea sia stupenda? Ottimo! Dopo aver festeggiato, passiamo alla seconda domanda!
2) Chi è il mio cliente?
Anzitutto cerchiamo di identificare chi è il nostro interlocutore, in generale (es. giovani, donne, coppie, italiani, etc.), e poi sempre più nello specifico (es. giovani dai 15 ai 20 anni, donne laureate in cerca di lavoro, coppie sposate in attesa di un figlio, italiani che vivono in Piemonte, etc.).
Quando abbiamo definito ogni singolo microgruppo, dobbiamo capirne i bisogni, desideri e richieste. Dovremmo averne una fotografia talmente chiara da poterlo riconoscere anche se lo incontriamo per strada … e magari fermarlo per lasciargli un biglietto da visita!
A questo punto, abbiamo un’idea e abbiamo un cliente. Possiamo proseguire!
3) Cosa gli offro?
4) In che modo glielo offro?
Possiamo rispondere in un’unica volta a queste due domande, nonostante l’ordine logico sia imprescindibile.
Anzitutto, dobbiamo decidere, nel mercato, dove vogliamo posizionarci, ossia che immagine vogliamo che ci sia nella testa dei clienti quando pensano al nostro prodotto (es. se pensiamo a H&M, Diesel e Valentino, nella nostra mente si formeranno tre idee molto diverse e precise).
Gli aspetti che dobbiamo valutare sono le caratteristiche oggettive del prodotto, i vantaggi propri delle caratteristiche ed il valore attribuito a quei vantaggi.
Sulla base di ciò che scegliamo, potremo definire in che modo lo offriremo nel mercato.
In termini tecnici, questa è la fase di definizione del marketing mix: prodotto, prezzo, punto vendita e modalità di distribuzione, promozione (intesa come comunicazione e vendita), persone (ossia chiunque abbia a che fare con il cliente, a nome e per conto dell’azienda), confezione e profitto.
5) Iniziamo?
Ottimo, adesso abbiamo le idee chiare su chi siamo, cosa offriamo, a chi e in che modo.
E’ giunto il momento di essere operativi!
Definiamo chi fa cosa, in che modo, in che tempi e con che risultati. Comunichiamolo alle persone che collaboreranno con noi e…pronti, partenza, VIA!
6) E’ andato tutto come previsto?
L’ultimo passaggio, da non sottovalutare mai, è quello del controllo dei risultati: abbiamo ottenuto quello che ci aspettavamo? Se no, perché non è successo? Cosa è andato storto? In che modo si poteva intervenire? E se invece è andato tutto come volevamo, abbiamo scoperto che se avessimo fatto qualcosa di diverso avremmo potuto ottenere di più? C’è qualcosa che possiamo lo stesso migliorare?
Chiaramente, più riusciamo a mantenere un controllo costante sui risultati e più potremo ridurre eventuali perdite ed errori di rilievo. E’ per questo che è consigliabile pianificare dei momenti di verifica durante tutto l’arco di vita di un prodotto/servizio/progetto, senza mai dare per scontato nulla.
Le risposte a tutte queste domande vanno messe per iscritto…ciò che ne esce è un bel piano d’azione (o piano di marketing)!
E non dimenticatevi, una volta raggiunti i risultati ipotizzati, dovete gratificare voi stessi e i vostri collaboratori con un bel premio da definire in durante la 5° domanda!
Jessica
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