La spada di Sara ai mondiali grazie a un benefattore
Sara non è semplicemente una giovane donna. Sara Bortoletto è anche una atleta paraolimpica di scherma protagonista di una storia piacevole, di quelle che solitamente in questa epoca di notizie spesso tristi e buie si sentono raramente.
Pur essendosi qualificata per i campionati mondiali under 23 di scherma, le possibilità che Sara potesse parteciparvi erano molto scarse poiché la società non aveva i soldi per garantirle la trasferta. Originaria di Paderno del Grappa e tesserata per il Circolo di Bassano, Sara all’improvviso si è catapultata dalla delusione alla gioia: grazie alla generosità di un lettore di un quotidiano locale le è stato possibile coronare il sogno di partecipare ai campionati mondiali di Amsterdam ed è proprio grazie a questo benefattore che nei giorni scorsi la sua spada ha volteggiato in terra olandese.
Poche settimane fa Sara aveva conquistato l’accesso ai mondiali mettendosi in luce ai campionati italiani assoluti paralimpici di Torino dove, dopo aver concluso senza sconfitte il girone all’italiana, aveva vinto la semifinale conquistando l’accesso alla finalissima, dove era stata sconfitta dalla fortissima avversaria Marcella Li Brizzi. Nonostante ciò aveva conquistato i punti necessari per poter accedere ai campionati mondiali, World Cup under 23, che si sono conclusi ieri ad Amsterdam.
Il benefattore è un professionista molto appassionato di sport che ha richiesto in maniera esplicita di restare anonimo ma che ha anche spiegato i motivi del suo magnifico e generoso gesto:
«Sono rimasto sorpreso che nessuna azienda si sia fatta avanti in queste settimane nelle quali il Circolo della Spada ha contattato almeno una trentina di sponsor. Ho pensato che Sara avrebbe perso un’opportunità unica mancando la partecipazione alla World Cup. Sono contento di aver fatto questa scelta e di aver finanziato personalmente la trasferta in Olanda e spero che questo mio gesto sproni anche qualche altro a farsi avanti e a non aver paura a sostenere iniziative come queste. Tra l’altro stiamo parlando di uno sport sano, lontano dai meccanismi dei soldi e delle sponsorizzazioni, uno sport “povero” ma pulito, libero da meccanismi economici, fatto da persone che dedicano tanto tempo ad allenarsi e a gareggiare».
Il presidente Giovanni Sponza, anch’egli emozionato e felice ha invece affermato che: «Un sogno che si avvera, al di là dei risultati che riusciremo a ottenere. E’ un’esperienza di vita unica per Sara che ha la possibilità a vent’anni di confrontarsi con atlete di notevole spessore. Non possiamo fare altro che ringraziare questo gentile signore».