Mentre in Italia si attende il Referendum sul nucleare, i giapponesi, a un mese esatto dal terremoto più disastroso della storia recente dell’arcipelago nipponico, protestano a Tokio. E Naoto Kan, primo ministro del Sol Levante, rende noto che verrà estesa l’area di evacuazione intorno al reattore di Fukushima.
L’evacuazione si estende quindi dal precedente raggio di 20 km attorno alla centrale nucleare, fino ai 30 km. L’aumento dell’area è legato agli alti livelli di radiazioni registrati nella zona a 30 km da Fukushima. Gli abitanti avranno un mese per evacuare la zona.
Proprio mentre scrivo, inoltre, un’altra forte scossa di terremoto si è propagata in Giappone, pari al 7.1 della scala Richter. Il pericolo è stato esteso anche per il verificarsi di un possibile Tsunami.
Pubblichiamo alcune foto provenienti dall’Agenzia Reuters relative alla protesta in Giappone di domenica.