Fotovoltaico: l'Italia in pole position

L’Italia potrebbe essere il primo Stato della Vecchia Europa a far diventare competitiva la produzione di energia attraverso il fotovoltaico.

"Energia fotovoltaica"La fonte è abbastanza autorevole poiché a fare questa dichiarazione è l‘EPIA, (l’Associazione Europea dell’Industria Fotovoltaica).

E dire che fino a giugno di quest’anno si pensava di spendere i quattrini usati per incentivare il fotovoltaico per il nucleare. Apprendiamo mentre scriviamo questo post la drammatica notizia di un’esplosione di un centro di raffreddamento nella centrale nucleare francese di Marcoule. Benché la CEA (centro energia nucleare) escluda l’emissione di sostanze radioattive, il pericolo per il nostro Paese resta elevato. La centrale dista 170 km dal confine italiano e appena 257 da Torino.

Fa piacere quindi sentire l’EPIA affermare che l’Italia potrebbe essere il primo Stato europeo a produrre nel 2013 un kW/h di corrente ottenendolo dal sole allo stesso costo di un kwatt prodotto con un combustibile fossile. Entro il 2020, se si procederà con l’investimento in tecnologia e con una maggiore competitività del mercato, l’Europa potrebbe dimezzare i costi del fotovoltaico attuali rendendo quindi la scelta del solare una possibilità attrattiva per molti più consumatori.Si parla di arrivare ad uno 0,8-0,18 € per kW/h contro il 0,16-0,32 odierni.

Attualmente il mercato gode del lancio dato dagli incentivi nazionali ed europei. Ma in poco tempo esso potrebbe riuscire a farne a meno. Non ci resta che incrociare le dita.

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