Grande novità per gli appassionati dei videogiochi di calcio e calcio a cinque
L’edizione 2016 di FIFA fa scendere in campo anche le donne
C’è una buona notizia che arriva dal mondo dei videogiochi: Fifa 2016, l’edizione annuale del titolo di calcio più popolare al mondo, sviluppato da Electronic Arts, includerà per la prima volta 12 nazionali femminili, tra cui anche l’Italia.
Da quest’anno sarà infatti possibile giocare a calcio, calcio a cinque e calcetto in consolle utilizzando anche le squadre nazionali femminili, con le calciatrici più forti al mondo ricostruite nel dettaglio proprio come i colleghi uomini. Così accanto a Messi e Cristiano Ronaldo si potrà giocare anche con l’americana Abby Wambach o con l’azzurra Daniela Sabatino, con Stephanie Roche, Stephanie Houghton dell’Inghilterra o con Alex Morgan degli Usa.
Nel dettaglio, da quest’anno si potranno utilizzare 12 squadre rosa, le nazionali di Italia, Spagna, Messico, Stati Uniti, Australia, Cina, Svezia, Francia, Inghilterra, Canada, Germania e Brasile.
Finalmente la parità di genere arriva quindi anche nel mondo dei videogiochi. E la rivoluzione arriva proprio dal re dei giochi calcistici per console, non un videogame qualunque: FIFA.
La EA Games ha deciso di sposare la causa del calcio femminile, fenomeno ancora molto snobbato da media e tv, ma in realtà molto popolare ed estremamente tecnico (lo hanno ampiamente dimostrato gli ultimi mondiali femminili di calcio, che hanno mostrato un enorme successo di pubblico).
“L’ingresso di alcune delle migliori giocatrici e delle migliori squadre del nostro team è un evento importantissimo per noi”, ha dichiarato David Rutter, vicepresidente e general manager di EA Sports, il ramo sportivo di Electronic Arts, “Ce la stiamo mettendo tutta affinché i fan possano godere di un’esperienza realistica giocando con le nazionali femminili, attraverso l’utilizzo dei nostri nuovi strumenti per il motion capture uniti alla sofisticata piattaforma di gioco che continueremo a migliorare in FIFA 16“.
Al momento saranno giocabili esclusivamente alcune nazionali femminili di calcio, ma è indubbio che il sasso è stato lanciato, e nei prossimi anni le squadre aumenteranno.
Se il calcio è espressione di sport, divertimento e unione, come può essere ancora così discriminatorio nei confronti delle donne?
In fondo il genere femminile ha già dimostrato di essere ampiamente superiore rispetto alla controparte maschile praticamente in ogni campo. Ed ora è il momento di farlo anche su quello verde del calcio.