Rassegna del Film di Mare dal 27 luglio al 9 agosto
a Caorle e Rosolina mare, Jesolo Lido e Bibione Pineda
Arriva alla sua 5° edizione il “Festival delle Tegnùe del Veneto-Rassegna del Film di Mare” – ideato da Alvaro Gradella, anche direttore artistico – con l’intento di perseguire il trend di crescita e di interesse suscitato, che ha portato la manifestazione, nell’edizione 2014, a raggiungere le diecimila presenze. In questo 2015 la rassegna del “Film di Mare” ha esordito lo scorso 24 luglio con un evento di grande rilievo: la prima assoluta nazionale del documentario “The Great Invisible“.
Vincitore del Gran Premio della Giuria al prestigioso “SXSW Film Festival” 2014 di Austin (Texas), è uno spettacolare e coraggioso documentario (in lingua originale) di Margaret Brown sull’esplosione nel 2010 della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico. Per celebrare l’evento, l’opera – che il Festival porta per la prima volta in Italia – è stata proiettata venerdì 24 al Padiglione Aquae di ExpoVenice a Marghera-Venezia, con la presentazione dell’intera manifestazione da parte del suo direttore artistico Alvaro Gradella.
Prima della pellicola, un bellissimo video ha mostrato al pubblico alcune sorprendenti immagini delle “Tegnùe“, le particolarissime “scogliere venete sommerse“, vero unicum di biodiversità in tutto il Mediterraneo, sorta di “barriere coralline” (in realtà, sono calcaree) dell’Adriatico, che danno il titolo alla rassegna. Il prof. Antonio Stefanon, eminente geologo marino scopritore – negli anni ’60 – delle Tegnùe, ha illustrato agli spettatori queste meraviglie naturali presenti nelle nostre acque costiere.
Leit motiv della manifestazione è infatti diffondere la conoscenza delle preziose scogliere a poche miglia dalla costa veneta, tutelate dall’Assessorato Regionale all’Ambiente del Veneto, che sostiene la manifestazione. In tutte le serate, prima dei film ci sarà un particolare momento a loro dedicato con il materiale sulle Tegnùe fornito dall’Assessorato, dall’A.R.P.A.V., dai Comuni sede del Festival e dai diving del luogo, oltre che interventi di esperti e studiosi del settore. Il tutto unito a mostre di foto e manifesti del patrimonio faunistico e floreale marino locale. Nelle località balneari coinvolte nell’iniziativa – Caorle, Rosolina Mare, Jesolo Lido, Bibione Pineda, dal 27 luglio e fino al 9 agosto – i “film di mare in riva al mare” scelti per la quinta edizione spazieranno da ‘classici’ contemporanei coinvolgenti o visionari come L’incredibile storia di Winter il delfino 2 e Battleship; a ‘cartoni’ come Spongebob e I pinguini di Madagascar; da docu-movie di ‘denuncia’ o di ‘ricerca’ quali appunto The Great Invisible e Bella Vita, fino a interessantissime testimonianze del ‘cinema marino’ d’altri tempi come I bucanieri e I Pirati della Tortuga.
Un paio di chicche: in Bella Vita (2014, mai proiettato in Veneto) il campione di wave riding Chris Dal Moro – partito giovanissimo da Firenze, dove è nato, per gli Stati Uniti – cavalca le onde nostrane e i suoi ricordi surfando anche sui mari veneti; Soul Surfer (2011), di Sean McNamara, con Dennis Quaid, è basato sulla storia vera della surfista Bethany Hamilton che, all’età di 13 anni, perse il braccio sinistro a causa di un attacco di uno squalo. Per info: www.festival-tegnue-veneto.com
Calendario e Luoghi del Festival delle Tegnùe del Veneto:
– Serata Inaugurale: Venerdì 24 Luglio a Venezia Marghera, Sala Conferenze Padiglione Aquae-Expo Venice, Via Galileo Ferraris 5.
– Lunedì 27, Martedì 28 e Mercoledì 29 Luglio a Caorle, Piazza Vescovado.
– Giovedì 30, Venerdì 31 Luglio e Sabato 1 Agosto a Rosolina Mare, Arena Centro Congressi di Piazzale Europa.
– Lunedì 3, Martedì 4 e Mercoledì 5 Agosto a Jesolo Lido, Arena di Piazza Aurora.
– Venerdì 7, Sabato 8 e Domenica 9 Agosto a Bibione Pineda, Parco Comunale di Viale dei Ginepri.
Le Tegnùe
Le Tegnùe sono conformazioni rocciose, “scogliere sommerse“, assolutamente uniche per la struttura e per gli organismi che le abitano. Il termine “Tegnùe” deriva proprio dal dialetto locale e significa ‘trattenute’ e veniva usato dai pescatori per indicare la presenza di queste rocce su cui si impigliavano le reti. Tali strutture sono distribuite principalmente di fronte alle coste del Nord Adriatico. La loro origine rimane in parte incerta e oggetto di studio, ma certamente un grosso apporto alla loro formazione è dovuto ad alghe calcaree e invertebrati biocostruttori come i coralli. Per questa ragione le Tegnùe vengono spesso chiamate ‘le barriere coralline adriatiche’. E come le barriere coralline presenti nei mari tropicali, anche le Tegnùe sono un ambiente ricco di vita e biodiversità, caratterizzate da rocce estremamente irregolari, ricche di anfratti, di gallerie e di cavità, usate da moltissimi organismi come riparo, rifugio o nursery. I subacquei che s’immergono per visitare le Tegnùe restano sorpresi per l’enorme biodiversità presente, caratterizzata da organismi animali e vegetali sessili (non in grado di spostarsi) e incrostanti, appariscenti per forme e colori, quali, ad esempio, spugne, anemoni, ascidie coloniali, e di numerose specie di pesci. Per tutte queste caratteristiche e per ciò che rappresentano per il nostro mare Adriatico, le Tegnùe possono essere considerate delle vere e proprie oasi di biodiversità in mezzo ad una distesa sabbiosa apparentemente povera di organismi.