“Talenti di Donna” tra i protagonisti del Festival della Letteratura di Mantova
Il Festival della Letteratura di Mantova iniziò il suo cammino, nel 1997: 19 anni fa tutto era diverso!… eppure il Festivaletteratura è rimasto ad oggi una certezza. Un appuntamento raffinato eppure popolare, denso di contenuti e di autentica qualità. Uno strumento straordinario capace di veicolare Mantova con le sue bellezze artistiche e storiche, la sua competenza imprenditoriale e organizzativa; un esempio virtuoso in Italia e in Europa.
Da mercoledì 9 settembre per quattro giorni, il sipario si alzerà sulla kermesse letteraria che si avvicina al traguardo dei 20 anni, edizione che si colloca nell’anno di Expo 2015 con il territorio mantovano ricco di eventi che celebrano l’essenza della nostra Terra: sintesi tra arte, storia, natura e gusto. Tra le novità di questa edizione l’archivio di Festivaletteratura, una sorta di memoria collettiva di come una manifestazione ha saputo farsi emblema di un luogo…e noi ci saremo!
Come di consueto Talenti di Donna, con il reading di Nicoletta Maragno dedicato al progetto letterario “Scrittrici Ritrovate”, sarà presente al Festival Internazionale della Letteratura di Mantova. (vedi gli eventi in streaming >>>)
Con immutato entusiasmo stiamo lavorando al nuovo evento: Voci di donne-poeta lungo i secoli fra Italia e Armenia. Un percorso alla riscoperta di poesie di scrittrici italiane fra il ‘500 e l’800, e di scrittrici armene contemporanee e del passato, accompagnate, come di consueto, dalla Prof. Antonia Arslan. Anche quest’anno al teatro Bibiena, nel centro storico della città, alle ore 17 di mercoledì 9 settembre, “Telenti di Donna” con il suo spettacolo “aprirà” il Festival della Letteratura di Mantova e per quest’anno 2015 in cui ricorre il centenario del genocidio degli armeni (il primo feroce e drammatico episodio di sterminio programmato nel secolo scorso ), sono state scelte su progetto della professoressa Antonia Arslan e grazie al lavoro e alla sensibilità della professoressa Milena Bernardelli,un raccolta di liriche, di voci di donne poeta dalla tradizione illustre italiana e dalla contemporaneità armena, in memoria del lungo rapporto che il popolo armeno ebbe nei secoli con la penisola italiana e in particolare con Venezia. E, nel complesso tessuto letterario nazionale, anche quest’anno, è stato seguito un filo, apparentemente tenue, ma in realtà assai resistente, che rivela come il lato femminile della cultura, spesso lasciato in ombra, sommerso, riesca a dare un’immagine autentica di tutta una civiltà ed infine di un mondo.
Nicoletta Maragno “interpreterà”nella cornice del Teatro Bibiena: DONNE-POETA LUNGO I SECOLI TRA ITALIA E ARMENIA. Secondo la scelta e la cura della prof. Beradinelli e della prof. Arslan che peraltro presenterà in esclusiva una sua poesia inedita. La raccolta, preziosa nel contenuto e nella veste grafica, voluta dall’ Associazione Talenti di Donna ed editata dalla Biblos, testimonia la poesia di genere come espressione di distinzione, di affermazione di indipendenza intellettuale e rivendicazione di autonomia, di un’ispirazione libera.
È infatti attraverso la condivisa scelta poetica che Antonia Arslan ritrova affinità e consonanze tra dieci donne intellettuali italiane e armene di epoche diverse che sono al centro di questa recital. Da Gaspara Stampa e Veronica Gambara, celebratissime gentildonne dell’inizio del XVI secolo, passando per Veronica Franco, Moderata Fonte e Angela Veronese, il percorso arriva alla fine dell’Ottocento con Vittoria Aganoor, padovana discendente da un’importante famiglia armena, autrice di liriche che furono apprezzate da Benedetto Croce.
La chiusura della raccolta è dedicata a quattro giovani poetesse armene contemporanee –Rosa Hovhannisyan, Sona Antonyan, Violet Grigoryan e Marine Petrossian –ancora inedite in Italia.
Un omaggio alla poesia e alle donne poeta. Da questo libro, Voci di donne-poeta, un concerto in musica e versi che raccoglie dunque il “sentire” di alcune delle più significative poetesse che hanno tracciato un ponte invisibile tra Armenia e Italia. La coreografia e regia, nonché l’eccellente interpretazione di Nicoletta Maragno che domina la scena con la sua interpretazione intensa e coinvolgente, dà vita a questo reading musicale, uno spettacolo lirico, poesie in concerto in cui si intrecciano voci femminili senza soluzione di continuità: donne distanti tra loro in termini di tempo e contesto, ma vicine per sensibilità.
Le liriche di Angela Veronese (Treviso 1778), Gaspara Stampa (Padova 1523), Rosa Hovhannisyan (Armenia: 1961), Moderata Fonte (Venezia 1555), Sona Antonyan (Armenia 1967) , Veronica Franco (Venezia 1546), Marine Petrossian (Erevan, Armenia 1970), Vittoria Aganoor (Padova 1855), Veronica Gàmbara (Brescia 1485), sono lo spartito musicale di un concerto che vuole essere simbolo di quel sottile, ma non fragile legame che la poesia, una poesia fatta donna, può stringere tra popoli e culture differenti. La parola si confonde con la musica, il canto, la danza (si segnala la grazia e la plasticità delle ballerine di Lucy Briaschi), passandosi il testimone e intrecciandosi in una coreografia ideale attraverso le affascinanti sonorità del gruppo “Il fondaco dei suoni” che propone in chiave modernissima, sensuale e travolgente un tappeto sonoro di musica klezmer, armena e balkan, accompagnato dalla presenza morbida e dolcissima del Duduk, tipico strumento armeno, e da alcune bellissime canzoni armene. Il gruppo musicale è un quartetto: M.Martorano, V.Favotto, Francesco e Alessandro Piovan, ed è un ensamble tutto veneto seppure i musicisti provengano da esperienze musicali eterogenee. Come il nome del gruppo, il FONDACO appunto, dobbiamo pensare ad una specie di dogana musicale, un emporio o un deposito di suoni. Suoni in movimento, musica come quella ebrea, armena e balcana in genere, che ha mantenuta una forte identità ma che si è sempre integrata con esperienze e culture che nel tempo ha attraversato. Il “Fondaco del suono” è oggi un laboratorio musicale dove poter interpretare, contaminandole, sonorità popolari e preparazione musicale classica. Un elemento si aggiunge generoso e poliedrico ai 4, è il maestro Claudio Fanton: astronomo, professore di fisica e matematica, è compositore e oboista di fama. Diplomatosi al conservatorio Pollini di Padova, Fanton è un raro e sensibile specialista del Duduk. In lingua armena la traduzione è vicina a qualcosa come: pipa d’albicocco. Il Duduk viene infatti costruito con legno d’albicocco (pruno armeno appunto), strumento antichissimo, di forse 3000 anni, ad ancia doppia con otto fori per la melodia ed uno per il pollice sulla parte inferiore. Dal 2005 l’UNESCO ha proclamato la musica per Duduk un patrimonio orale e intangibile dell’umanità. La musica armena e il Duduk che la rappresenta mescola sacro e profano, sonorità popolari e musica cristiana, il suo è un suono evocativo, direi commovente. Ascoltandolo si ha la sensazione che il Duduk racconti di montagne che parlano e alberi che cantano, del pianto di antiche genti e della gioia dei bambini, di scontri in battaglia e di danze nuziali.
Il progetto culturale “Scrittrici ritrovate” nasce nel 2005 a cura della Delegazione AIDDA (Associazione imprenditrici e dirigenti d’Azienda) del Veneto e Trentino Alto Adige, guidato e fortemente voluto dalla Presidente Borriero. Il progetto, nel corso degli anni, e sotto l’amorevole cura di Mara Borriero, è cresciuto, e dal 2013 continua come iniziativa dell’Associazione Talenti di Donna, con lo scopo immutato e originale di ridare luce e vita a scrittrici dimenticate. Nella convinzione che la consapevolezza del proprio valore individuale e della specificità della soggettività e del sentire femminili sia nata e cresciuta anche grazie e attraverso la scrittura, per sé o per gli altri, che molte donne hanno praticato e praticano. Percorsi di ricerca di autonomia che hanno spinto le donne a uscire dai destini tradizionali. Un mondo di scrittrici, romanziere, giornaliste e potesse che, pur avendo scritto molto e bene, dopo la loro morte sono state presto dimenticate. Da qui è nato il progetto di offrire a questo straordinario universo femminile l’opportunità di essere conosciuto attraverso percorsi di buona lettura ma anche con eventi specifici di promozione, convinte che l’imprenditoria di oggi, e quella femminile in particolare, possa e debba produrre oltre che business, valori.
L’Associazione “Talenti di Donna” è una libera associazione apartitica e apolitica, senza scopo di lucro, che svolge attività di valorizzazione del genere femminile e della parità di genere anche attraverso la scoperta, la riscoperta e la valorizzazione dei talenti femminili in tutti gli ambiti, in particolare quelli culturali ed artistici. Come Associazione di imprenditrici ci auguriamo che la scoperta di un universo affascinante qual è quello della scrittura femminile offra anche alle lettrici e ai lettori di questi volumi la meraviglia e l’emozione che ogni scoperta porta con sé. In questo senso la “collana” finora editata comprende oramai ben 8 volumi acquistabili on line:
- Il ventre di napoli – Matilde Serao
- La cacciatora e altri racconti – Ada Negri
- Novelle scelte – Marchesa Colombi
- Novelle scelte – Caterina Percoto
- Teresa – di Neera
- Novelle toscane – Contessa Lara
- Carlotta Varzi – Emilia Salvioni
- Voci di donne- poeta lungo i secoli tra Italia e Armenia
Per saperne di più visitate il sito: www.talentididonna.it