#Provocare per costruire un #futuro migliore
E’ tutta una finzione il massacro di orsi polari che fa scatenare la ‘rete’.
Una bufala per sensibilizzare sui cambiamenti climatici
Una fantomatica azienda svedese annuncia di utilizzare la pelliccia degli orsi bianchi per farne isolanti per l’edilizia. Web e animalisti si infuriano, ma è clamorosamente un fake dal nobil fine: lanciare un bando internazionale per progetti architettonici eco-sostenibili.
In nome dell’efficienza energetica e della lotta al surriscaldamento globale sarebbe utile isolare gli edifici con pellicce di orso polare. Questa la provocazione lanciata sul web da Arsu System, una fantomatica azienda svedese che si proclama paladina dell’eco-sostenibilità! Tutto ciò ha fatto scoppiare il finimondo! Oltre 685mila persone coinvolte sui social network, più di 21mila insulti ricevuti e provenienti da 24 diverse nazioni del mondo, quasi 5mila sostenitori della petizione per dire stop al massacro dei poveri animali, oltre 1500 tweet inviati per esprimere sdegno e preoccupazione, più di 30mila visualizzazioni del video di presentazione dell’azienda. Tutto nel giro di sole 72 ore.
Sono i numeri elencati sopra a testimoniare il grandioso successo di una campagna mediatica estremamente “fake” e virale. Creata ad arte al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo il cambiamento climatico in corso. Perché se l’idea di Arsu Systems, ossi quella di allevare intensivamente e sacrificare la specie animale più evoluta in termini di protezione termica, rappresentava un elemento sconvolgente, non meno lo è la consapevolezza che, anche senza scuoiare orsi polari per farne materiale isolante, la dispersione energetica e la conseguente emissione di CO2 causate dal nostro stile di vita stanno mettendo a repentaglio l’habitat naturale del pianeta e minacciando chi lo vive. A partire proprio dagli orsi bianchi, vittime del progressivo scioglimento dei ghiacci.
Perché non sale l’indignazione di fronte alle proprie di responsabilità?
La campagna è opera di URSA, leader europea nella produzione di sistemi isolanti. Assieme all’associazione Italian Climate Network onlus ha deciso di rivolgersi direttamente ai cittadini per invitarli a fare delle scelte forti nella direzione del risparmio energetico. Non bastasse questo, in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’azienda ha lanciato URSA Award: best project for a better tomorrow, bando internazionale che intende incoraggiare una nuova idea di architettura nel segno della sostenibilità ambientale. Una giuria qualificata premierà i migliori progetti architettonici di riqualificazione e nuove costruzioni caratterizzati dalla massima efficienza energetica e dal minor impatto ambientale.
Frutto di studio e programmazioni sono state le tempistiche dell’operazione mediatica e del bando internazionale: lo scorso 24 febbraio si è festeggiata la riapertura dello stabilimento URSA di Bondeno, in provincia di Ferrara, distrutto dal terremoto che colpì l’Emilia Romagna nel maggio 2012. Una ricostruzione in tempi record, realizzata grazie al supporto delle istituzioni italiane e soprattutto alla volontà dell’azienda di non abbandonare l’Italia e le 50 famiglie che lavoravano nell’impianto.
Questa la petizione on line >>>
Pagina Facebook ‘Siamo tutti orsi contro Arsu Systems’ >>>
Il video che svela l’inganno >>>